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Sab, 20 Aprile 2024

Cose da fare con i bimbi in Trentino

Il Trentino è uno dei luoghi più belli da visitare con la propria famiglia, ricco di cose da fare con i bimbi. Questa regione offre dei paesaggi immensi dominati da palafitte e castelli, itinerari gastronomici, parchi di dinosauri e musei per ogni età.

Giganti massicci rocciosi aprono le porte a orizzonti immensi tra ghiacciai e vette innevate. Dai monti e dai ghiacciai scendono acque che solcano il territorio, scavano montagne e trasformano questa zona in un vero e proprio labirinto di valli.

Sia in inverno che in estate, il Trentino è una regione da scoprire che offre una varietà di esperienze uniche e inimitabili.

I più piccoli saranno attratti da itinerari fiabeschi, cacce al tesoro, percorsi avventurosi tra gli alberi in cui saranno coinvolti anche mamma e papà che ritorneranno bambini. Oppure potranno vivere momenti di serenità dettati dagli scorci da cartolina che il Trentino offre con le sue montagne dolomitiche.

Affinché la vacanza sia emozionante, oltre che indimenticabile, è importante conoscere i luoghi da visitare, le possibilità offerte da questa regione al fine di vivere momenti piacevoli, tra divertimento e relax, con tutta la famiglia.

A tal proposito, ho selezionato 5 cose da fare, luoghi da visitare in cui i bambini sono i benvenuti:

  • Piramidi di Segonzano;
  • Il sentiero incantato del Buffaure;
  • Le palafitte del lago di Ledro;
  • Gita al forte Barba di Fior;
  • Sentiero delle leggende, Val di Fiemme.

1. Piramidi di Segonzano

Le Piramidi di Segonzano, posizionate nel comune di Segonzano, sono una meraviglia naturale che accoglie torri, creste, pinnacoli a canna d’organo, colonne.

Una meraviglia unica al mondo.

Sono colonne alte fino a 20 m, nella maggior parte dei casi sovrastate da una grossa pietra di porfido; raggiungibili, durante tutto l’anno, grazie a un sentiero attrezzato.

Le Piramidi sono un deposito morenico risalente all’ultima glaciazione, circa 50 mila anni fa, a seguito dell’erosione dei ghiacciai dell’Alviso con conseguente disgregazione delle montagne. Nel tempo, il lento scorrere dell’acqua ha eroso questo deposito facendo nascere questi pinnacoli naturali.

Queste piramidi hanno colorazione giallo oro, assomigliano a dei coni, oltrepassati da un grande sasso, anche a delle persone con capelli. Gli abitanti del luogo le chiamano omeni de tera. Sono presenti vari tipologie di piramidi come piramidi a punta, senza blocco protettivo, o le piramidi a cresta, caratterizzate da un contorno seghettato e affilato.

Una ricca vegetazione di muschi, foglie e radici abbracciano le piramidi rallentando l’erosione dell’acqua che le modifica di continuo.

2. Il sentiero incantato del Buffaure

Il sentiero incantato del Buffaure si trova tra la Val di Fassa e Val di Fiemme, su un’altopiano possibile da raggiungere passeggiando tra boschi e prati.

Un percorso percorribile anche con i passeggini, diviso in varie tappe:

  • il lago stregato;
  • la notte magica;
  • le parole misteriose;
  • il regno incantato.

Dopo aver esplorato questi bellissimi percorsi, è possibile avventurarsi in una bellissima passeggiata a alta quota prendendo la seggiovia che sale fino a Col de Valvacin. Da questo punto in poi, si può proseguire a piedi lungo le creste fino a raggiungere la vetta del Sass D’Adam e la sella Brunech. Una camminata di circa un’ora in cui si può godere del paesaggio magnifico delle Dolomiti, Marmolada e Gruppo del Sella.

Importante è prestare attenzione quando si passeggia sulle creste con i bambini. É consigliato portare sempre un giacchino perché su in cima tira sempre vento.

Tornando indietro è possibile fermarsi a Baita Cuz per pranzo, un rifugio dove l’ottima cucina è protagonista di questo luogo. Cucina che si racconta attraverso piatti come la polenta al formaggio, salsiccia e funghi, porchetta e buonissimi dolci. I bambini si possono divertire giocando all’intero nel parco giochi.

Questo rifugio ospita anche stanze con una vista magnifica, una sauna avente una forma inusuale, una botte gigante, posta all’esterno e la presenza di camere studiate nel minimo dettaglio con la presenza di letti matrimoniali a castello.

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3. Le palafitte del lago di Ledro

La Valle di Ledro è una valle abitata già durante l’Era di Bronzo. Testimonianza di questo periodo è data dall’area archeologica e dal Museo delle Palafitte a Ledro.

Le Palafitte di Ledro sono le più importanti palafitticole d’Europa, proclamata patrimonio mondiale dell’UNESCO.

Il villaggio risale a circa 4000 anni fa, visitabile tramite le stanze del museo che conservano reperti e utensili dell’epoca del bronzo.

Le capanne costruite sul Lago di Cedro sono piccole casette a tema, infatti, si può visitare la casetta dello sciamano, dell’artigiano, del capo villaggio, dell’agricoltore e di tutte quelle figure importanti all’interno di un villaggio preistorico. All’interno di ogni capanna, fanno da scenario gli utensili utilizzati durante quell’epoca come frecce, archi, reti da pesca, aratri e altri utensili ricostruiti simili all’originale.

Vicino al villaggio è presente il museo dove sono esposti molti reperti come ceramiche, stoviglie, oggetti di metallo usati per la caccia, pesca e agricoltura, trovati all’interno delle palafitte durante gli scavi archeologici. Grazie a questi ritrovamenti è stato possibile ricostruire la vita e le abitudini dei nostri antenati.

A Trento si può visitare il Museo delle scienze che chiude il cerchio del racconto di quegli anni. Un museo che infrange le regole poiché, nel periodo estivo, sono organizzati giochi didattici, laboratori e eventi che rendono protagonisti visitatori, adulti e bambini.

4. Gita al forte Barba di Fior

Il forte Barba di Fior o forte Pejo è un forte austriaco costruito per difendere i confini dagli attacchi dell’Impero austro-ungarico durante la prima guerra mondiale dal 1915-1918.

Per chi non si accontenta della solita e tranquilla passeggiata in montagna ma vuole viverla con spirito avventuriero, adrenalina e sfida, allora la via ferrata Barba di Fior fa al proprio caso.

Le vie ferrate sono il punto di fusione tra alpinismo e trekking, conciliazione tra relax, scoperta della natura e divertimento. I percorsi presenti sono caratterizzati da scalette, cavi, teleferiche o altri appoggi naturali o artificiali che aiutano il passaggio.

Dopo una breve camminata, si raggiunge un percorso aereo composto da tre fasi: via ferrata, calata di 30 metri, traversata tirolese di 70 metri. Questa via ferrata è propedeutica alle vie ferrate del Brenta, ideali per adulti che vogliono imparare le tecniche del movimento, lungo percorsi ferrati, e ragazzi che vogliono sfidarsi. Un’altra tipologia di attività divertente e ideale per chi desidera sperimentare qualcosa di nuovo in totale sicurezza.

Barba di Fior è praticabile anche dai bambini e da persone inesperte.

Lo scenario della val di Pejo, cuore del Parco Nazionale dello Stelvio, regala un’esperienza indimenticabile.

L’abbigliamento consigliato per questo tipo di attività è escursionistico a strati con scarpe da trekking, zaino e borraccia.

5. Sentiero delle leggende, Val di Fassa

Sembra un sogno a occhi aperti ma in questo incantevole luogo regala la bellezza di ascoltare o leggere una storia seduta all’aria aperta su un sentiero di montagna con lo sfondo di un cielo azzurro, attorniato da rocce e boschi. Un paradiso incorniciato dal canto degli uccelli e dal fruscio dell’acqua che scivola giù per il torrente.

Una magia resa realtà con il Sentiero delle leggende, un percorso nel cuore del Catinaccio. Camminando lungo il sentiero si incontrano 6 leggende che conducono nel Regno di Re Laudino attraverso fiabe e tradizioni del popolo ladino. Sei leggende che raccontano i luoghi del Ciampedìe, Mugoi, Catinaccio, Lago d’Antermoia e Dirupi di Larséc.

Una passeggiata adatta a tutta la famiglia.

Tra le varie leggende raccontate, risalta quella che racconta il perché le montagne si tingono di rosa all’alba e al tramonto. Questa leggenda racconta che Re Laurino, sovrano di Catinaccio,  coltivava delle bellissime rose nel suo giardino ma che, a seguito di un periodo di battaglie trasformò in pietre. Queste bellissime rose, però, non erano vittime della sua maledizione solo di giorno e di notte.

Proseguendo si fa la conoscenza di un’altra favola che narra la nascita di uno dei laghi più amati dalla Val di Fassa, il lago di Antermoia. Questa una storia molto triste che racconta un amore mai nato tra un menestrello e una vivana che per sbaglio rivelò il nome del suo amato costretta a tener nascosto a causa di un maleficio.

Altre storie attendono tutti coloro che voglio entrare in un mondo magico tra storia e leggenda.

Saranno le parole di queste leggende le accompagnatrici principali lungo il sentiero che conduce a un agglomerato di casette fino alla piana di Gardeccia.

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Vanessa Pellegrino
Ciao, sono Vanessa Pellegrino. Sono mamma di due bellissimi maschietti con i quali non mi annoio mai. Mi piacciono i bambini, il mare e viaggiare, scoprire e conoscere nuovi popoli, usi e costumi. Sono pedagogista, counselor e analogista. Mi occupo di donne e mamme che vivono una situazione in cui si sentono frustrate, stanche e non amate per decidere di intraprendere un cambiamento che possa aiutarle a costruire la vita che desiderano in ambito professionale e relazionale. Attraverso i miei percorsi trasmetto la possibilità che ognuno ha di ricostruire la propria vita dopo aver vissuto momenti bui.

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