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Sab, 20 Aprile 2024

Museo Etnografico Regole D’Ampezzo

Nella bellissima Cortina d’Ampezzo, oltre a godersi il panorama delle montagne che rappresentano una bellissima cartolina, è possibile  conoscere la storia di questi luoghi grazie alla presenza del Museo Etnografico Regole d’Ampezzo.

Una proprietà collettiva stanziata nella valle di Cortina d’Ampezzo di tantissimi anni fa.

Il museo è costituito da un percorso che si sviluppa su due piani: al primo piano è raccontata l’istituzione collettiva delle regole d’Ampezzo, mentre al secondo, è rappresentato tutto il territorio regoliero, come questi abitanti gestivano in modo collettivo pascoli e boschi.

Nel seminterrato invece è stato allestito un’area tematica dove si possono ammirare collezioni di artigianato artistico, ferro battuto, costumi tradizionali, filigrana d’argento.

Il museo delle regole d’Ampezzo vuole far conoscere a tutti i visitatori come dietro un paesaggio di boschi e pascoli, ammirato da tutti, ci sono delle scelte che le vecchie generazioni hanno fatto.

Gli abitanti scelsero la proprietà collettiva come mezzo di sopravvivenza essenziale della comunità, istituzione ancora valida tutt’oggi.

Grazie all’esposizione di oggetti e immagini all’interno del museo sono documentati tutti gli aspetti importanti della cultura della comunità ampezzana, la tradizione, il rapporto che l’uomo ha con il territorio, la gestione che ha creato per boschi e pascoli.

Informazioni e biglietti

La modalità di accesso al museo è stata modificata in seguito alle nuove normative anticovid.

Dovrai mantenere sempre la distanza di sicurezza, tranne quando se nello stesso nucleo familiare, e dovrai indossare sempre la mascherina. Per i bambini al di sotto di sei anni non c’è obbligo di mascherina.

I biglietti è possibile pagarli accedendo una persona per volta alla biglietteria, mentre gli altri visitatori devono continuare a mantenere la distanza di sicurezza.

Il percorso lungo tutto il museo è indicato da varie segnaletiche e dal personale.

Non è possibile toccare teche, oggetti, opere, superfici né tantomeno possono essere toccati materiali del bookshop. Questi materiali è possibile toccarli solo chiedendo al personale addetto e usando guanti monouso.

In ascensore si sale una persona per volta.

I servizi igienici sono utilizzabili ma rispettando le indicazioni esposte al di fuori degli stessi.

All’interno del museo, le audioguide non potranno essere utilizzate perciò potrai utilizzare l’app Izi Travel disponibile in versione sia i OS che Android. I dépliant informativi potranno essere portati via al di fuori del museo.

Per quanto riguarda gli orari del museo, è necessario telefonare al numero +39 0436 875524 per chiedere informazioni circa l’apertura oppure scrivere alla mail museo@regole.it

L’ingresso per i tre mesi al Museo delle Regole è di 15 € in caso di famiglia composta da due adulti più uno o più bambini.

Il costo dell’ingresso per il museo paleontologico ed etnografico è di 7 € per il biglietto intero, 5 € per il biglietto ridotto.

Gli over 65, i ragazzi dai 10 ai 18 anni, gli studenti con tesserino, i residenti, i soci Touring Club italiano, i soci cai, i gruppi con minimo 15 persone, gli insegnanti, gli associati alla MAMBO e alla FAI, possono beneficiare della riduzione.

Il biglietto è gratuito per i bambini fino ai 10 anni, i regolieri, i disabili con 74% di invalidità con accompagnatore, gli amici dei musei delle regole d’Ampezzo, i giornalisti tesserati, i possessori carta giovani del Comune di Cortina, i soci cai Cortina e gli associati.

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Cosa vedere

Il museo etnografico delle Regole d’Ampezzo è situato precisamente nell’ ex segheria delle regole, inaugurato nel 2011, creato per far conoscere ai visitatori la vita e costumi, la cultura che rappresenta la comunità ampezzana.

Le regole ampezzane costituivano delle antiche tradizioni che avevano come obiettivo quello di regolamentare l’uso delle proprietà collettive del territorio che appartenevano a delle vecchie famiglie originarie di Cortina, in modo da regolamentare anche rapporto tra uomo e ambiente.

La comunione di boschi e pascoli è vissuta come valore di solidarietà profonda che unisce tutti gli abitanti in cui lavoro, terra costituivano la base di questa civiltà.

Nella prima sala del museo sono presenti, al centro della stanza, delle panche disposte a ferro di cavallo che ricordano la partecipazione democratica delle regole. Dopo aver visto il video storico si può osservare un pannello sulla parete di fronte che riporta un vecchio laudo in latino.

Il museo è strutturato su vari piani.

La mostra incomincia con una presentazione delle regole d’Ampezzo, della storia e delle norme che utilizzavano per mettere ordine in questa comunità.

Un’altra parte del museo è dedicata alla storia del castello di Botestagno che, a causa dei bombardamenti, conserva soltanto alcuni ruderi.

Continuando a visitare la mostra, vedrai la rappresentazione dell’organizzazione familiare, delle attività agricole che venivano effettuate in questo ambiente grazie a delle immagini, illustrazioni, documentazioni e strumenti da lavoro che sono stati esposti.

Qui si può ammirare un dipinto che rappresenta fedelmente la vita delle famiglie di quegli anni di Luigi Ghedina.

Il pittore ha dipinto una cucina con il focolare, con antichi utensili e i bambini presenti in questa casa che rappresentano il fulcro centrale della famiglia.

Al piano superiore, invece, troverai lo studio effettuato sul territorio e sulla gestione di boschi e pascoli che hanno rappresentato un punto fondamentale per la vita di quegli abitanti.

Lungo il percorso che rispetta il ciclo delle stagioni, entrerai nella sala del pascolo dove sono disposte delle sedie ricoperte di lana di pecora come i capi di un gregge.

La prima figura rappresenta quella del pastore. Nelle teche invece ci sono tipici oggetti utilizzati dal pastore come il bisturi, la bisacca, il bastone e altri attrezzi che servivano per curare gli animali.

Proseguendovi è un’area dedicata al turismo e al parco delle Dolomiti d’Ampezzo.

Nel seminterrato invece sono esposti gli strumenti, gli abiti, i costumi che raccontano l’artigianato e la vita della tradizione al ampezzana.

L’artigianato artistico ha una certa importanza per l’economia locale di questo territorio.

Le vetrine presenti in questo museo sono la testimonianza di prodotti di manifattura locale che raccolgono ebanisteria e intarsio.

Inoltre, è stato allestito il vestito tradizionale ampezzano che ancora oggi viene indossato da questa comunità che, pur essendo legati alla tradizione, è aperta alle nuove mode. Elemento comune a tutti i vari costumi femminili è una gonna arricciata di stoffa nera molto pesante cucita ad un corpetto senza maniche e un grembiule di seta colorata.

Ogni pezzo, ogni muro, ogni tela, ogni teca racconta nei minimi dettagli tutto ciò che è stata la cultura del territorio ampezzano e di ciò che continua ad essere tutt’ oggi: un popolo legato ai vecchi valori.

Quando andare

Il periodo consigliato per godersi la montagna è l’estate durante il quale farsi delle lunghe passeggiate e godersi panorami eccezionali. Ecco cosa vedere in estate quando siete in montagna e avete voglia di visitare i dintorni di Cortina d’Ampezzo.

  • Corso Italia – Shopping. La passeggiata lungo Corso Italia è doverosa per perdersi tra negozi di abbigliamento, antiquariato, arredo floreale, tessuti e capi di alta moda. Cortina è capace di soddisfare tutti i gusti che oscillano tra passato e futuro.
  • Tre cime di Lavaredo. Una passeggiata tra queste montagne è doveroso se vuoi godere di una bella passeggiata sia per alpinisti esperti che per principianti avendo vari livelli di difficoltà. La cosa più bella che ammirerai sarà lo spettacolo dei colori, dal grigio pallido fino al rosso che ti faranno vivere un momento suggestivo quanto magico.
  • Mangiare i casunziei, ravioli tipici delle Dolomiti. La specialità di questi ravioli è quella preparata con la rapa rossa da poter gustare nei rifugi ampezzani.
  • Croda da Lago. Un paesaggio composto da sentieri suggestivi che ti guideranno al raggiungimento di un bellissimo lago. La difficoltà è superare i 770 metri di dislivello ripaga dal raggiungimento di una bellissima vista sul Sorapiss. Potrai completare questa bellissima passeggiata con una sosta al Rifugio Roda da Lago dove mangiare una buona torta al grano saraceno.
  • Lago di Misurina. Simbolo delle Dolomiti, il Lago di Misurina regala una vista unica e memorabile soprattutto nel tardo pomeriggio, durante il quale potrai godere del silenzio e della solitudine dovuta ai turisti che saranno già andati via. Potrai godere lo spettacolo di uno splendido tramonto.
  • Cascate di Fanes. Escursione panoramica e spettacolare ti attende tra le valli di Fanes, Travenanzes e Ra Vales. Sotto le cascate di Fanes sono presenti due passaggi stupendi. Pozze, cateratte e cascate si susseguono lungo il corso del Rio Fanes dando dimostrazione della bellezza straordinaria di questi luoghi.

Ogni luogo, ogni posto sulle Dolomiti ti farà vivere una vacanza indimenticabile quanto suggestiva tra queste bellissime montagne che raccontano al visitatore storia, ambiente e cultura.

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Vanessa Pellegrino
Ciao, sono Vanessa Pellegrino. Sono mamma di due bellissimi maschietti con i quali non mi annoio mai. Mi piacciono i bambini, il mare e viaggiare, scoprire e conoscere nuovi popoli, usi e costumi. Sono pedagogista, counselor e analogista. Mi occupo di donne e mamme che vivono una situazione in cui si sentono frustrate, stanche e non amate per decidere di intraprendere un cambiamento che possa aiutarle a costruire la vita che desiderano in ambito professionale e relazionale. Attraverso i miei percorsi trasmetto la possibilità che ognuno ha di ricostruire la propria vita dopo aver vissuto momenti bui.

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