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Ven, 29 Marzo 2024

I migliori negozi artigianali del Veneto

In questo articolo vi parleremo di alcuni tra i migliori negozi artigianali del Veneto nella zona delle Dolomiti Bellunesi. Tutti i negozi e i laboratori che abbiamo scelto riprendono gli antichi mestieri di un tempo, mantenendosi fedeli alla tradizione o riproponendoli in maniera originale. Un percorso che a volte ci poterà fuori dalle strade turistiche più battute, ma credeteci: questi artigiani valgono senz’altro una deviazione!

1. Fantasywood – Tambre d’Alpago

Il nostro viaggio inizia a Tambre, un piccolo comune nella zona dell’Alpago: qui troviamo il negozio di Fantasywood, laboratorio artigiano specializzato nella lavorazione del legno. L’attività prende avvio nel 2010, con la realizzazione di piccoli articoli da regalo: qualche anno dopo, l’officina creativa di Tambre inizia a produrre manufatti in legno più grandi ed elaborati.

Oltre alle creazioni dallo stile classico, il negozio propone oggetti più originali e ricercati che sorprendono e incuriosiscono. Le linee di prodotto sono due, accomunate dal tema della fantasia:

  • Fantasy object: articoli per la casa e la cucina e oggetti d’uso quotidiano e per il tempo libero, anche personalizzabili;
  • Fantasy style: accessori in legno e tessuto per uomo, da indossare nelle occasioni speciali.

Tra gli oggetti quotidiani troviamo molte proposte per chi vuole qualcosa di diverso dai soliti oggetti fatti in serie. Come gli specchi artistici a forma di bosco o di orso, ricavati da tavole di legno intagliate, o le caratteristiche Kukse, le tazze in legno di betulla della tradizione nordica, utilizzate dagli escursionisti. O, ancora, gli orologi in legno realizzati ad incastro o con decorazioni che ricordano le ceramiche greche, e i cucù, che reinterpretano in chiave più moderna la tradizione della vicina Val Zoldana.

La linea Fantasy style, invece, propone i papillon e i gemelli da polsino in legno. La moda del bow tie in legno è nata in Gran Bretagna una decina di anni fa, per affermarsi qualche anno più tardi anche qui da noi. Fantasywood la interpreta a modo suo: papillon in legno traforato o pieno, dalle forme sobrie o decisamente bizzarre (come quelli a forma di freccia o di forchetta). Ai cravattini in legno sono abbinate le classiche fascette elastiche, rivestite in morbido tessuto personalizzabile.

Proprio l’originalità e la ricerca dell’insolito fanno del negozio di Tambre uno tra i migliori negozi artigianali del Veneto. L’intero catalogo è disponibile sul sito dell’azienda: per acquisti, preventivi o personalizzazioni è possibile contattare il laboratorio via mail o attraverso i canali social.

I migliori negozi artigianali del Veneto: lavorazione del legno

Tutte le creazioni di Fantasywood sono prodotte completamente a mano, utilizzando legno locale: abete, larice, il profumatissimo cirmolo. Su richiesta, alcuni prodotti possono essere realizzati anche in legno vecchio o in legno effetto vintage. Oltre ai legni più comuni, per alcun modelli di papillon il laboratorio utilizza legni pregiati, come il legno Hiroko, un legno estremamente resistente proveniente dall’Africa. Nella fase di finitura dei prodotti, Fantasywood utilizza cera d’api e oli naturali; per gli oggetti destinati a contenere alimenti, viene impiegato un olio speciale adatto allo scopo.

“Articoli da regalo in legno come non li avete mai visti”: il laboratorio creativo di Tambre si presenta così, e a ragion veduta. L’estro creativo si sposa con le tecniche di lavorazione tradizionali, realizzando prodotti dallo stile perfettamente riconoscibile: lo stile di Fantasywood.

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2. Creta e Fuoco – Valle di Cadore

Spostandoci in Cadore, andiamo a conoscere un altro tra i migliori negozi artigianali del Veneto. A Valle di Cadore troviamo Creta e Fuoco, il negozio di ceramiche artistiche di Maria Giovanna Zannini, moderna erede dei maestri della ceramica bellunese.

Maria Giovanna è originaria di Padova ma vive da molti anni in Cadore: laureata in Architettura, si avvicina alla ceramica quasi per caso, rimanendone subito affascinata. Alla fine del 2007 apre la sua attività, lavorando e sperimentando, ma soprattutto “provando il piacere quotidiano di creare”, come racconta lei stessa nella sua biografia. Il nome del suo laboratorio si rifà proprio alle materie prime che Maria Giovanna utilizza ogni giorno, plasmandole per dare forma alle sue opere.

Tra le sue creazioni troviamo sia ceramiche d’uso, come tazze, bicchieri e piatti, sia creazioni artistiche e decorative. I colori accesi delle ceramiche smaltate si mescolano alle tinte più tenui del gres e della terracotta e le figure, realistiche o fantastiche, esprimono e trattengono l’energia del movimento e l’armonia delle linee addolcite.

Un discorso a parte meritano i cuchi, fischietti in terracotta comuni alle tradizioni di molte civiltà fin dai tempi antichi. Oggetti scaramantici, rappresentazione del soffio vitale, pegno d’amore o, più semplicemente, giochi per bambini, i cuchi sono insieme un’eredità della cultura di un tempo e una forma d’arte, sviluppatasi negli anni soprattutto nella località di Nove, in provincia di Vicenza.

I cuchi creati da Maria Giovanna a volte mantengono la forma tradizionale di un piccolo uccellino, ma spesso diventano statuine artistiche piene di grazia: come nel caso delle coppie danzanti, forse collegate al ricordo di quando il cuco era un oggetto speciale da donare alla propria fidanzata.

Maria Giovanna organizza anche laboratori di ceramica, su prenotazione, per condividere e divulgare la passione per un’arte antica che ha saputo durare nel tempo. Forte delle proprie esperienze di lavoro e formazione sotto la guida di grandi maestri ceramisti italiani, apre le porte del suo laboratorio e del suo negozio ad appassionati e visitatori (vi consigliamo di contattarla prima del vostro arrivo).

Alla ricerca di nuove ispirazioni e contaminazioni, Maria Giovanna ha collaborato con i Bochaleri, l’associazione che riunisce i maestri ceramisti veneziani. Del resto, il rapporto tra il Cadore e Venezia risale ai tempi della Serenissima, quando dai boschi della zona e da quelli della Piana del Cansiglio si ricavava il legno per costruire i remi delle navi veneziane. E ritroveremo il legame ideale tra Venezia e le montagne anche visitando il laboratorio e il negozio della prossima artigiana.

3. Silviapotter – Feltre

Feltre è una delle cittadine più a sud delle Dolomiti: per gli amanti della montagna, più che una destinazione è un punto di passaggio. Ci si passa per arrivare in Val di Fiemme, o anche per raggiungere l’agordino venendo da ovest. Il mio consiglio è: fermatevi. Dedicate un po’di tempo a visitare la torre del castello di Alboino, giocate sulla piccola scacchiera della piazza, passeggiate per le sue viuzze: ne vale la pena.

In centro, a poca distanza dalla sede del Comune, troviamo il laboratorio di Silvia Decet, un altro indirizzo da non perdere per chi vuole scoprire i migliori negozi artigianali del Veneto. Anche Silvia è una ceramista: si è avvicinata alla ceramica da autodidatta, più di vent’anni fa, e da allora ha continuato a imparare ed esplorare.

I migliori negozi artigianali del Veneto: ceramica

 

Una strada lunga, che ha portato Silvia a sperimentare “per approssimazioni successive”, sotto la guida di grandi maestri ceramisti italiani. Il suo percorso continua negli Stati Uniti, con la partecipazione a corsi di perfezionamento tenuti da artisti di fama internazionale.

Nel suo negozio – laboratorio Silvia propone piccole opere d’arte:

  • creazioni in ceramica per uso funzionale: piatti, brocche, ciotole plasmate al tornio, a volte decorate con l’impasto cremoso della barbottina o con graffiti e incisioni ad acqua. La tecnica di cottura della stoviglie in gres di Limoges o in terracotta smaltata garantisce ai prodotti un’ottima resistenza all’uso
  • ceramica decorativa: quadri, scatole, cornici, portaoggetti e piccoli complementi d’arredo sono creati manualmente a lastra e decorati con tecniche particolari, incluse le tecniche della ceramica Raku, di origine giapponese.

Affascinata dal potere creativo del fuoco, in anni più recenti Silvia inizia a sperimentare le tecniche di produzione delle perle in vetro di Murano, anche in questo caso da autodidatta. Di nuovo Venezia, di nuovo il legame secolare che unisce la Serenissima alle montagne. Dopo alcuni anni, l’artista frequenta per un periodo le botteghe dei maestri muranesi, imparando come creare perle a lume e perle in vetro soffiato. Vetro e perle diventano galassie colorate, riflessi e trasparenze, nei gioielli creati da Silvia: accessori unici, con strutture e finiture in metallo lavorato artigianalmente.

Oltre che nel suo negozio, le opere realizzate dall’artigiana feltrina sono acquistabili anche online. Scegliere le creazioni di Silvia e inserirla tra i migliori artigiani del Veneto vuol dire dare valore al tempo e alla ricerca del bello: artigianato e arte si fondono, una volta di più.

4. La Fosina – Sottoguda

Ci spostiamo ai piedi del ghiacciaio della Marmolada, nella piccola località di Sottoguda, al confine tra Veneto e Trentino. Qui la lavorazione del ferro battuto vanta una tradizione secolare, grazie alle vicine miniere del Fursil a Colle Santa Lucia.

Negli anni venti ai produttori di utensili, inferriate e ringhiere si affianca la prima fucina artigianale per la lavorazione artistica del ferro battuto: merito di Carlo De Biasio, rientrato a Sottoguda dalla Val Gardena, dove aveva imparato il mestiere insieme ai suoi fratelli.

Carlo produce gli strumenti per il lavoro quotidiano di boscaioli e contadini, ma si ispira alla natura che lo circonda per creare anche qualcosa di diverso: fiori, foglie, animali, a volte esseri immaginari e fantastici. La sua arte si tramanda di padre in figlio e oggi, nel negozio “La Fosina”, si possono acquistare le splendide opere in ferro battuto prodotte nel vicino laboratorio della famiglia De Biasio.

Impossibile non inserire “La Fosina” tra i migliori negozi artigianali del Veneto: a guardarli, gli oggetti e le figure che sia affollano all’interno della bottega sembrano avere la stessa colorata leggerezza del vetro. Coccinelle e lumache che giocano tra i fiori, steli e rami dalle curvature leggere, piatti da portata che imitano merletti e trafori.

Lampade, candelabri, specchi e oggetti decorativi vengono realizzati a mano nel laboratorio di famiglia: la fosina è il nome ladino che indica l’officina del fabbro, dove lavorano ancora oggi i nipoti del fondatore, i fratelli Carlo e Davide De Biasio. Alcuni tra i modelli utilizzati per la forgiatura e la lavorazione del ferro sono ancora quelli che utilizzavano i loro nonni, quasi cento anni fa. Anche L’aria che si respira è la stessa delle origini, con gli attrezzi del mestiere, i banchi da lavoro e la fuliggine che si deposita, giorno dopo giorno.

I migliori negozi artigianali del Veneto: ferro battuto

Ogni pezzo è lavorato e rifinito a mano e la produzione del laboratorio è limitata: per questo i prodotti sono disponibili solo nel vicino negozio, senza possibilità di acquistarli online o a distanza.

Anche in questa tappa del nostro viaggio ritroviamo il calore del fuoco che plasma la materia rendendola unica. Fuoco, ferro, maestria: ecco gli ingredienti dell’arte antica dei Fratelli De Biasio.

5. I lavori di Penelope – Lamon

Il percorso tra i migliori negozi artigianali del Veneto si conclude a Lamon, dove troviamo “I lavori di Penelope”, il laboratorio di tessitura aperto al pubblico di Milena Palla.

I lavori di Penelope propone creazioni artigianali tessute a mano con l’impiego di lane del territorio e di fibre naturali, tra cui lino e canapa. Un cammino lungo, che inizia alla Scuola d’Arte di Cortina, dove Milena si appassiona alla pratica della tessitura a mano, e che prosegue viaggiando. A Firenze Milena frequenta un corso per approfondire quest’arte antica, poi si sposta oltreoceano, in America Latina, dove impara diverse tecniche di lavorazione al telaio.

Lavorare al telaio significa mantenere viva un’arte che in passato era molto diffusa nelle zone dell’Alpago, del Cadore e oltre, grazie anche all’abbondanza di lana proveniente dalle greggi. “Il mio è anche un lavoro di recupero della tecnica tessile del mio territorio, che in passato era un paese di tessitori”, racconta Milena sul web. Per questo, l’artigiana aderisce alle iniziative di promozione locale e ai progetti di tutela delle razze autoctone di pecore Lamon e Alpagota: parte della lana utilizzata proviene dall’allevamento gestito da suo figlio.

Milena utilizza il telaio a quattro licci: si tratta di una tecnica adatta a produrre sia stoffe per l’abbigliamento sia tessuti per la casa, perché permette di realizzare prodotti più morbidi. Nel laboratorio di Lamon troviamo scialli, coperte, cuscini, tovaglie, piccoli capi di abbigliamento, creazioni tessili per la casa e caldissime pantofole in lana. Da I lavori di Penelope si possono acquistare anche gomitoli di lana da lavorare, oltre a bellissime stoffe in canapa e lino: sulla pagina facebook Milena mostra le sue creazioni e i suoi recapiti.

La lana è lavorata con metodi rigorosamente artigianali e rispettosi dell’ambiente. Anche per la colorazione delle fibre Milena utilizza le tecniche di un tempo, per quanto possibile, raccogliendo fiori e piante che trasferiscono il loro colore alla lana: il giallo dei fiori di iperico, ad esempio, o le tinture arancioni ricavate dai fiori di tagete.

Per far conoscere e preservare l’arte della tessitura , Milena organizza anche corsi di tessitura a telaio per principianti. Un’esperienza ricca di fascino che mette insieme il piacere del “fare”, la bellezza dell’incontro e la conoscenza di uno degli aspetti più ricchi di cultura e di storia di un territorio: il suo artigianato.

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laura.franceschihttps://www.fattiraccontare.it
Sono nata prima del tempo in un anno bisestile, segno che con i numeri non andavo d'accordo fin da piccola. Ho una laurea in Relazioni Internazionali, un marito, due figli e una pericolosa tendenza a voler fare più cose contemporaneamente. Stratega a tempo pieno, corteggio da sempre il lato creativo del mondo: nel mio blog “Fatti Raccontare” racconto storie di aziende e progetti nati dalla passione e dal lavoro di artigiani, creativi e imprenditori.

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