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Lun, 29 Aprile 2024

I migliori ristoranti di Predazzo

I migliori ristoranti di Predazzo sono L’Bortoleto che si trova  al centro di Predazzo e il Miola, situato a circa 2 km dal centro.

Predazzo ha un’ottima offerta di ristoranti, ma questi due si distinguono particolarmente per le loro interessanti proposte gastronomiche.

Il ristorante L’Bortoleto viene molto apprezzato per la carne di ottima qualità che proviene dall’allevamento e dalla macelleria di famiglia. La particolarità del Miola è invece quello di essere un’Osteria della Guida di Slow Food. Le caratteristiche di queste osterie sono quelle di utilizzare i prodotti slow food del territorio, applicando prezzi un po’ inferiori rispetto al ristorante e accogliendo gli ospiti in ambiente famigliare e accogliente.

Io sono stata molto soddisfatta di come ho mangiato in questi due locali, ma da un controllo fatto sulle recensioni che ricevono, ho visto che il parere è unanime dato che anche molti altri clienti hanno lasciato molte belle.

La cucina del luogo è quella tipica trentina fatta di prodotti e di tradizioni montanare di una terra di confine. I piatti tipici sono:

  • canederli fatti sia con lo speck che con le verdure,
  • polenta gialla e di grano saraceno abbinato allo speck, ai crauti e al formaggio,
  • spätzle, cioè piccoli gnocchetti bianchi o verdi, fatti con uovo, latte, farina e spinaci,
  • gulash di manzo,
  • funghi sempre serviti con la polenta e il formaggio,
  • i dolci tipici sono lo strudel, le crostate con i frutti di bosco, torta di grano saraceno, zelten.

La zona offre una ricca offerta di prodotti locali, tra i quali anche presidi slow food. Tra le eccellenze ci sono:

  • Casòlet a latte crudo della val di Sole, Rabbi e Pejo;
  • Puzzone di Moena;
  • Vezzena;
  • Trentingrana di alpeggio;
  • Pecora della Val  Senales;
  • Vin Santo trentino;
  • Botiro di Primiero di malga;
  • Vezzena;
  • Ciuighe del Banale;
  • Noce bleggiana;
  • Formaggio di malga del Lagorai;
  • Razza bovina grigio alpina;
  • Graukäse della Valle Aurina;
  • Razza rendena;
  • Ur-Paarl della Val Venosta;
  • Pecora Villnösser Brillenschaf;
  • Broccolo di Torbole.

Predazzo è uno dei luoghi più belli della valle di Fiemme, tanto da essere considerato “il giardino geologico delle Dolomiti”. Meta turistica ambita da italiani e stranieri, è bellissima da visitare sia in estate che in inverno. Se la visiti d’inverno, le piste di sci del Latemar comprensorio di Obereghen con 150 km di piste. Il fiore all’occhiello e la meta ambita di appassionati sciatori. Primavera ed estate sono famose le passeggiate e le escursioni di trekking adatte a diversi livelli di allenamento.  Un esempio fra tutti le escursioni sul Col Rodella sul quale si può arrivare in quota facendo trekkin totale oppure arrivare in quota con la seggiovia e poi continuare la passeggiata in quota.

A Predazzo sorge anche l’imponente Stadio del Salto che ha ospitato innumerevoli eventi nazionali ed internazionali, tra cui i tre Campionati del Mondo di Combinata Nordica.

Una meta magica da fare per chi visita questi luoghi è rappresentata dal “bosco che suona” detto anche “Foresta dei Violini”, dove crescono i famosi abeti rossi.  Il legno di questi abeti viene utilizzato da secoli dai maestri liutai per costruire i migliori violini del mondo.

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Ristorante L’Bortoleto

L’Bortoleto è un bellissimo locale al centro di Predazzo. Il nome deriva dal soprannome tradizionale della famiglia che lo gestisce. 

Il ristorante è un interessante recupero dell’antica macelleria di famiglia oggi spostata in altra sede. L’ambiente è tuttavia molto curato e caratteristico. 

I due attori principali  che si occupano di cucina e sala sono due giovani cugini, Valeria e Simone. Insieme portano avanti la tradizione familiare, introducendo quel pizzico di novità e di rinnovamento dato dalla loro età.

Si esprimono con una cucina legata al territorio, ma non rinunciano a sperimentare e proporre piatti innovativi. I due giovani gestori affiancano al menù legato alla tradizione, un menù più ricercato e raffinato. L’offerta gastronomica spazia dai canederli, alla tagliata di cervo, dal petto d’anatra al formaggio fresco degli alpeggi circostanti, al tortino di castagne con limone e pepe. 

Tutti i piatti vengono accompagnati da una selezione di  ottimi vini e birre del territorio.L’identità del ristorante sono i piatti di carne che vengono valorizzati  dalla materia prima prodotta nella macelleria di famiglia. Gli ingredienti  rappresentano il punto di partenza dei piatti dell’offerta del ristorante, che punta sulla stagionalità e sulla produzione locale. 

Simone e sua cugina Valeria hanno compiti precisi nella gestione del ristorante. Il primo è lo chef, colui che ha l’arduo compito di preparare piatti della tradizione, in forma classica, rivisitatati e proporre allo stesso livello piatti innovativi stagionali e sostenibili valorizzando al massimo la qualità dei prodotti del territorio. Valeria, si occupa della sala. Consiglia ai clienti i giusti abbinamenti di  birra o vino,  principalmente di produzione regionale, al fine di esaltare i piatti scelti. Valeria e Simone rendono la consumazione a L’Bortoleto un’esperienza da ricordare.

Ristorante Miola

Il ristorante Miola è situato tra i boschi di Predazzo e  oltre ad offrire una cucina tipica e sostenibile offre una meravigliosa vista che si può ammirare dal bellissimo terrazzo, orientato a ovest per godere dei suggestivi tramonti.

La cucina tipicamente trentina è caratterizzata dall’uso di prodotti locali: pasta, formaggi, carne, salumi, orticole, frutta, vini trentini e altoatesini.

La loro offerta spazia dall’ottimo tris di Canederli, ai piatti di formaggi interpretati alla maniera di Elisabetta. Ottimi i piatti con la trota iridea pescata nella moltitudine dei ruscelli e del fiume Avisio che scorre lungo tutta la Valle di Fiemme.

Il Miola ha origine da un maso di montagna acquistato dal nonno dell’attuale gestore nel 1951. Inizialmente era adibito a bar e punto di ristoro.

In seguito all’inaugurazione dello skilift nella zona e con il crescente aumento del turismo, la famiglia iniziò ad essere molto più di un bar che offriva buoni panini.  Dal 1981 si trasforma in ristorante, e oggi è guidato da Elisabetta, nipote del nonno Valentino.

Nell’arco degli anni l’Osteria Miola ha ricevuto parecchi riconoscimenti, tanto da finire sulla guida delle Osterie d’Italia di Slow Food ed essere  insigniti del Marchio per l’Ecoristorazione. Tutto questo grazie all’attenzione all’ambiente, all’uso di presìdi slow food e di prodotti biologici prevalentemente a Km0.

Proprio l’utilizzo di queste tipologie di materia prime, caratterizza l’offerta del ristorante Miola, che offre dei piatti eleganti e innovativi, senza perdere mai di vista la tradizione.

La cucina del Miola rispecchia quello che ci si aspetta di trovare in un ristorante Osteria di montagna, ma allo stesso tempo stupisce, per accostamenti equilibrati ed innovativi.

L’ambiente è molto accogliente pur mantenendo l’aspetto rustico e tipico delle zone di montagna.

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victorya2002
Ciao sono Vittoriaincucina, Food Blogger frizzante e allegra, eclettica, con un animo flamenco Gipsy. Oltre alle ricette tradizionali e del territorio, amo le ricette orientali e speziate. Insegnante di cucina e cuoca dell'Alleanza cerco nelle mie ricette di mettere il territorio e la filosofia Slow Food. La cucina deve essere un momento di svago e di convivialità.

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