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Lun, 29 Aprile 2024

I migliori vini dell’Alto Adige

Curioso di conoscere i migliori vini dell’Alto Adige? Questa regione infatti non regala solo panorami mozzafiato. Gode di un clima continentale temperato, con 300 giornate di sole l’anno e 5.500 ettari vigneti situati su piccoli appezzamenti di terreno, che vanno dai 200 ai 1150 metri di quota, ci dona anche ottimi vini.

Nella sola zona altoatesina si producono quaranta milioni di bottiglie di vino l’anno, con ben il 98% dedicato alla produzione di vini DOC (Alto Adige e Lago di Caldaro); e due IGT (Mitterberg e Vigneti delle Dolomiti).

Un terroir apparentemente vocato alla produzione di vini bianchi (circa il 67%), presenta una notevole escursione termica giornaliera tipicamente alpina, con i venti caldi e umidi provenienti dal lago di Garda e dal Mediterraneo e le Alpi che proteggono il territorio dai freddi nordici.

La viticoltura dell’Alto Adige si è sviluppata partendo da vitigni autoctoni come:

  • il noto Gewürztraminer (un’uva a bacca bianca nota anche come “Südtiroler Gewürztraminer” o “Traminer”);
  • lo Schiava, localmente conosciuto come Vernatsch, nel tipo grossa, gentile e grigia, (coltivato tra le province di Bolzano e Trento);
  • il Lagrein coltivato prevalentemente a Bolzano e nelle zone circostanti. Entrambe uve a bacca rossa, un tempo erano vinificate quasi esclusivamente nella versione rosato.

Successivamente sono state introdotte delle varietà di vitigni bordolesi e renani, ma anche della Borgogna. Tra i più coltivati troviamo:

  • a bacca bianca: Pinot Grigio, Pinot Bianco, Chardonnay, Sauvignon, Müller Thurgau, Sylvaner verde, Manzoni bianco, Kerner, Grüner Veltliner, Malvasia Istriana, Riesling Renano e Riesling Italico;
  • a bacca rossa: Pinot Nero, Merlot, Portoghese, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e il Moscato Rosa (una vera rarità).

​Alto Adige Doc

L’Alto Adige Doc, chiamato anche anche “Südtirol” o “Südtiroler”, con le sue 6 Sottozone (Colli di Bolzano, Meranese di collina, Santa Maddalena, Terlano, Val Venosta, Valle Isarco), si produce in un’area che si estende lungo la Valle superiore percorsa dal fiume Adige e la Valle Isarco nella parte inferiore, nella provincia di Bolzano.

Questa Doc si vinifica nelle tipologie:

  • Bianco fermo, o Passito, o Vendemmia tardiva, o Riserva, o Spumante, (con o senza la menzione del vitigno);
  • i rossi, con il nome del vitigno primario, sono fermi, o Riserva, o Rosè (Kretzer) o Spumante;
  • il Moscato Rosa è anche Passito, o Vendemmia tardiva, o Riserva.

​Caratteristiche organolettiche

I vini bianchi dell’Alto Adige DOC, ottenuti da vitigni coltivati oltre i 300 m., sono ben strutturati, regalano freschezza e note fruttate. Generalmente giallo paglierino più o meno intenso, talvolta con riflessi verdolini o dorati; gli spumanti hanno una spuma fine e persistente, con le caratteristiche tipiche del Pinot Nero per i rosati.

I rossi, prodotti per lo più da uvaggi coltivati sotto i 400 m, grazie alle alte temperature, offrono vini corposi che vanno dal rosso rubino al porpora, con morbidi tannini.

I rosati (spesso vinificati da Lagrein e Merlot) hanno tonalità che vanno dal rosa salmone, al cerasuolo fino al rubino chiaro. Al naso offrono sentori floreali e fruttati, freschi e leggeri, rimanendo be strutturati.

Come abbinare l’Alto Adige Doc

Tra i vari vini Alto Adige DOC ti segnalo il Gewürztraminer “Am Sand” della Tenuta vinicola Alois Lageder, un’azienda nata nel 1823 per commerciare vini che si è evoluta nell’attuale tenuta composta da 55 ettari di vigneti di proprietà, interamente dedicati al metodo biodinamico.

È un Traminer aromatico con caratteristiche particolari dovute alla combinazione di uve coltivate su terreno sabbioso (am sand = sulla sabbia). La vendemmia è mirata e scaglionata, che comprende parte delle uve con muffa mobile.

Giallo paglierino limpido, al naso è spiccatamente aromatico e si esprime con sentori di frutta matura, anche tropicale, regalando freschezza, profondità e raffinatezza. Al sorso è speziato e minerale nel finale.

Ottimo come aperitivo, in abbinamento ad antipasti a base di salumi e insaccati, terrine e paté. Naturalmente è da provare con pesce o crostacei (sia fritti che alla griglia); ma anche con i sapori del Sud-Est asiatico.

Tra gli alto Adige DOC rossi il Lagrein Alto Adige Doc della Cantina Tramin val bene almemo un bicchiere. Viene prodotto dalla Società Agricola Cooperativa nata nel 1898 per garantire sussistenza e futuro ai viticoltori di zona e col tempo è diventata una delle più affermate realtà cooperative della regione.

Un Lagrein rosso rubino, con tonalità violacee, al naso si riconosce il bouquet di frutti di bosco tipico del vitigno,con note di ciliegia, viola e sentori erbacei. Regala un sorso pieno e avvolgente, con tannini freschi e finale lungo e asciutto.

Un vino a tutto pasto prodotto da uve raccolte a mano, è perfetto per una cena tra amici, come accompagnamento alla gastronomia locale, che ben si abbina a piatti di selvaggina, cacciagione, carni rosse, formaggi stagionati o piccanti. ti sorprenderà con alcuni piatti di mare come i moscardini in umido.

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​Lago di Caldaro Doc

Tra i migliori vini dell’Alto Adige troviamo la Doc Lago di Caldaro. Conosciuta anche come Kalterersee, con la Sottozona Classico (Klassisch), è un vino prodotto tra la provincia di Bolzano e quella di Trento, con i vitigni Schiava grossa, Schiava gentile e Schiava grigia, in un territorio compreso tra Nalles fino a Lavis, passando per il Lago di Caldaro.

Caratteristiche organolettiche

​Dal colore rosso rubino, al naso regala un bouquet elegante e fruttato con sentori dominanti di frutti rossi, amarena, violetta, note di pepe bianco e cioccolato amaro. In bocca offre una struttura fresca, con tannini vellutati, e un sorso morbido di media persistenza.

​Con cosa abbinare il Lago di Caldaro Doc

​Come Lago diCaldaro Doc ti consiglio un Kalterersee Classico Superiore Doc “Per sé” dell’azienda Elena Walch. Promotrice di qualità e innovazione, quest’azienda è nata dalla passione e competenza per la gestione del vigneto e per la vinificazione dell’architetto milanese Elena Walch. Oggi è gestita dalle figlie Julia e Karoline.

Prodotto con il 100% di uve Schiava, è un vino che parla “per sé”. Perfetto per un pranzo in famiglia, si abbina naturalmente con i piatti classici della cucina altoatesina, come canederli di fegato o di speck, minestra d’orzo, rosticciata di manzo e patate, salumi tipici. Si accosta molto bene anche ad antipasti, paste con condimenti leggeri e carni bianche della cucina mediterranea.

​Mitterberg Igt

La zona di produzione dell’Igt Mitterberg comprende l’intero territorio viticolo della provincia di Bolzano. Si vinifica bianco, rosso e rosato, tipo fermo, Novello o Passito (con o senza la menzione di uno o più vitigni, con una componente minima dell’85% di vini varietali in tutti e tre i colori). Questa Igt viene utilizzata soprattutto per i vitigni più rari, o multi-varietà non conformi al disciplinare dell’Alto Adige Doc.

​Caratteristiche organolettiche

I bianchi Mitterberg Igt sono solitamente giallo paglierino con sfumature verdognole. Il bouquet è intenso, con sentori di agrumi, mela matura e brevi rimandi al miele e al legno. In bocca sono vini ricchi, sapidi, con note fresche, agrumate e finale lungo.

I rossi sono rosso rubino intenso, più o meno carico, con aromi freschi di lampone con note minerali e sfumature speziate. Al palato sono eleganti, con finale persistente e piuttosto lungo.

I rosati vanno dal colore rosa antico al rubino chiaro; sono leggeri e di media struttura, con un bouquet fresco e fruttato di ciliegie e ribes.

​Con cosa abbinare il Mitterberg Igt

Ti consiglio il Manzoni Bianco Mitterberg Weiss Igt “Dòa” della Cantina Laimburg. Nata nel 1975 come parte del Centro per la Sperimentazione Agraria e Forestale di Laimburg, la cantina è di proprietà della Provincia Autonoma di Bolzano.

Il Manzoni Bianco è un vitigno nato in Italia, dall’incrocio tra Riesling Renano e Pinot Bianco e prende il nome dal suo creatore, il professor Luigi Manzoni. Il nome “Dòa”, in lingua ladina, significa doga, come le doghe delle botti in legno dove matura questo nettare.

È un vino versatile, adatto a occasioni informali. Si accosta tipicamente a piatti di pesce o carni bianche, ma anche a torte salate e risotti delicati. Da provare con scampi alla griglia e filetti di trota alle erbe aromatiche.

​Vigneti delle Dolomiti Igt

L’Igt Vigneti delle Dolomiti (anche Weinberg Dolomiten), copre un’area geografica che si estende dalle province di Trento e Bolzano, ma anche in Veneto (nella provincia di Belluno). Si vinifica in bianco, rosso e rosato, nelle tipologie fermo, Frizzante o Dolce. I vigneti sono dislocati tra vette e valli pedemontane a varie altitudini, godendo così di temperature notturne fresche e giornate calde e soleggiate.

​Caratteristiche organolettiche

I bianchi vanno dal giallo paglierino chiaro al dorato con riflessi verdolini. Al naso esprimono delicati profumi di pesca, noce moscata ed agrumi, a volte regalano toni erbacei; sempre di ottima struttura, con media e lunga persistenza.

I rossi sono tra i toni del rubino fino al porpora; al naso offrono note floreali con profumi di prugna e piccoli frutti di bosco. Anche il sorso è fruttato e di buona lunghezza.

I rosati hanno toni che vanno dal rosa salmone al cerasuolo fino al rosa corallo. Sorso fresco, invitante e piacevolmente equilibrato, offrono sentori di frutti di bosco e note floreali.

Con cosa abbinare l’Igt Vigneti delle Dolomiti

Un Rosato Vigneti delle Dolomiti Igt “Pfefferer Pink” della Cantina Colterenzio. È una delle cantine più giovani dell’Alto Adige “alle nostre spalle non c’è solo una famiglia ma ben 300 che, tutto l’anno lavorano nei vigneti, consegnando, autunno dopo autunno, preziose uve vendemmiate rigorosamente a mano”.

Il loro Pfefferer Pink, dopo un breve contatto con le bucce, passa alla pressatura e alla tradizionale vinificazione in bianco; fermenta in tini di acciaio con un successivo affinamento sui lieviti fini.

Colore rosa scarico, al naso rivela una piacevole nota aromatica con sentori di frutti rossi, pesca matura e spezie. È un Rosato fresco, fruttato e vivace, che si fa bere. Particolarmente versatile, si abbina ad antipasti e piatti a base di pesce, ma anche a piatti speziati, con curry e riso basmati.

Moscato Rosa

Tra i migliori vini dell’Alto Adige c’è anche il vitigno del Moscato Rosa. Deve il suo nome all’intenso profumo di petali di rosa, caratteristico sia dell’uva che del vino. Per evitare lo sviluppo di muffe come la botrite, i filari si trovano solitamente in zone ventilate, ad altitudini tra i 250 e i 300 metri.

Caratteristiche organolettiche

Si presenta con un colore che va dal rosso rubino lucente al granato brillante. Al naso regala aromi di una freschezza vivace, con un delicato bouquet di petali di rosa e bacche rosse. In bocca può essere speziato, con una dolcezza elegante e non troppo intrusiva, e una acidità piuttosto bilanciata.

Con cosa abbinare il Moscato Rosa

Un Moscato Rosa Alto Adige Doc della Cantina Franz Haas. L’azienda è nata nel 1880, con sette generazioni di vignaioli (della famiglia Haas) che si sono occupati e si occupano dell’azienda.

Il loro è un vino da dessert e meditazione, le uve vengono vinificate come un vino rosso, con una breve macerazione per evitare l’estrazione di tannini troppo astringenti.
Ottimo con lo strudel con crema di zabaione, ma anche dessert a base di cioccolato, macedonie con gelato alla vaniglia o crêpes e krapfen.

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Orsola Ciriello Koganhttps://appetibilis.net/
Creatrice di contenuti e blogger appassionata narratrice di storie. Quando non scrivo, testo ricette dolci e salate, fotografo o preparo cibi e bevande per le riprese fotografiche. Non necessariamente in quest'ordine... [🇺🇸 I'm a gourmet traveler, content writer and blogger... When I'm not writing, I photograph, cook & style. Not necessarily in this order]

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