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Gio, 2 Maggio 2024

I migliori ristoranti di Livigno

Pronti a scoprire i migliori ristoranti di Livigno? Ci sono soluzioni per tutti i gusti e tasche, tuttavia, dopo una sofferta selezione, ecco quelli dove poter godere delle bontà locali.

Livigno è il secondo comune più elevato in Italia, (dopo Sestriere in Piemonte), è anche un’incantevole località sciistica conosciuta anche come il “piccolo Tibet d’Europa”.
Il paese è incastonato nell’Altopiano di Livigno, (la valle più grande dell’Alta Valtellina), e si allunga per 15 km ai piedi delle Alpi Retiche occidentali.

Sport e natura sono il binomio che contraddistingue questo meraviglioso territorio, con uno spettacolare comprensorio sciistico di 115 km (con vari livelli di difficoltà) a un’altitudine cha va dai 1816 ai 2798 m.

“La vita è breve, l’arte è lunga, l’occasione fuggevole, l’esperimento pericoloso, il giudizio difficile” (Ippocrate di Coo)

Piatti tipici e specialità valtellinesi

Nella ridente località di Livigno l’offerta è varia, con ricche e gustose specialità locali ma anche interregionali e internazionali.

Tra i piatti tipici e specialità valtellinesi, da assaggiare ci sono sicuramente:

  • gli Sciatt: frittelle di grano saraceno con un cuore di formaggio Casera filante;
  • le Manfrigole: crepe ripiene di bresaola e formaggio;
  • i Pizzoccheri: fettucce di grano saraceno abbondantemente condite con verza, burro, e formaggi (Bitto e Casera).
  • il Taroz: una purea di patate e fagiolini conditi con burro e formaggio Casera.
  • naturalemente ci sono sempre le polente fumanti, in primis la polenta Taragna (un mix di grano saraceno e mais), proposte in abbinamento a cacciagione, pesce, verdure e/o con i formaggi d’alpeggio.

Dove poterli gustare?

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Ristorante ​La Piöda

Situato nella via Saroch, il ristorante La Piöda offre un’ambiente curato e accogliente, pronto ad accompagnare i suoi ospiti in un percorso gustativo dell’Alta Valtellina tipica e contemporanea. Il nome lo deve alla pietra ollare, tipica di zona.

Il locale dalla famiglia Cola, nato alla fine degli anni ottanta dalla ristrutturazione di un’antica abitazione contadina (conosciuta come “al bait da Metilda”), presenta una stuzzicante offerta – sia con menù fissi, a prezzi interessanti, che “à la carte”. Inoltre ha una buona lista di vini locali, italiani e internazionali.

Menù ricchi di proposte anche per bambini e per chi segue un’alimentazione senza glutine, vegetariana e vegana. Con un’accurata lista degli allergeni che potrebbero essere presenti.

  • testa di porcino alla piastra, bresaola Valtellinese e formaggio Casera, cracker ai cereali al burro aromatizzato;
  • sciatt al Casera Livignasco su insalata di songino;
  • pizzoccheri valtellinesi fatti in casa al formaggio Casera della loro latteria (disponibile anche in versione senza glutine);
  • tagliatelle di castagne caserecce ai funghi porcini;
  • polenta taragna, funghi porcini, salmì di cervo;
  • degustazione di formaggi locali con confetture e miele da abbinare;
  • sorbetto cremoso al Braulio (l’amaro di Bormio).

Ristorante Camana Veglia

Il ristorante Camana Veglia, aperto nel 1972 da Sandro Mottini, è un piccolo museo nel cuore di Livigno. Ubicato in via Osteria, nei suoi interni decorati con pezzi d’arredo restaurati, tipici delle antiche baite del territorio, offre grande spazio ai ricordi. Il nome, che nel dialetto locale significa Casa Vecchia, è parte dell’omonimo hotel, oggi gestito dalla figlia Carla.

La cucina dello Chef Dionigi Colombo offre menù stagionali rappresentativi degli antichi sapori valtellinesi, con spunti creativamente contemporanei, e un’accurata lista degli allergeni che potrebbero essere presenti.

Il menù del territorio presenta:

  • bresaola con scaglie di formaggio stravecchio;
  • pizzoccheri alla valtellinese;
  • costine di cervo al lavec (tipica pentola della Valtellina);
  • strüdel di mele;
  • caffè, piccola pasticceria e il Genepì (un digestivo tipico, ottenuto a partire dall’infusione dei fiori dell’artemisia).

Ma anche

  • crème brûlée al formaggio di grotta di Livigno;
  • risotto ai porcini e ortiche;
  • coscia d’anatra confit, salsa alle pere e Kilchoman whisky con Taroz;
  • selezione di formaggi locali e internazionali accompagnati da miele e confetture maison.

Oltretutto, per un’esperienza che sa di viaggio nel tempo, c’è la “Stua Mata” (la stanza calda tipica delle baite), che con i suoi tre tavoli offre un’atmosfera davvero romantica.

Il ristorante offre non solo un’ampia carta di vini italiani e internazionali, ma anche un’eccellente selezione di bottiglie della Valtellina.

​Ristorante La Posa

Il ristorante La Posa è in via Taglieda, presso l’Hotel Flora. Offre un interessantissimo menù degustazione bilingue (sia vernacolare che italiana), dello chef livignasco Luca Galli: “Il Tast di Leina da Saor” (assaggio di una valanga di sapori).
Un viaggio di gustosità stagionali con:

  • Ravioli da pásc’ta al öf implení da lughénia da sanch e da salsa a la flór e ánasc (Ravioli di pasta all’uovo con ripieno di sanguinaccio e di salsa alla panna e anice selvatico)
  • Pancéta da porcèl co tartúfol lés e pòtol (Pancia di maialino cotta nella sua stessa salsa, con patate lesse e la tipica polenta di Livigno)
  • Rosumeda co pan da còl (Il vero Zabaione di Livigno preparato con caffè)
  • Trekking di formaggi tra le migliori malghe e “casere” locali

Il ristorante propone una ricercatissima carta dei vini e bevande, molto ben descritta. Tante sono le etichette di qualità, con “un occhio di riguardo alla scelta di vitigni autoctoni e di coltivazioni legati all’ambiente, prediligiamo le aziende biologiche e a gestione familiare” come punto di affezione FIVI (Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti).

La cucina alpina “moderna” dello Chef è frutto di un’appassionata ricerca che si è espressa, insieme agli chef dell’Associazione Cuochi e Pasticceri di Livigno, in un bellissimo libro fotografico: “Leina da Saor, 250 fotografie per 100 ricette tradizionali e 37 rivisitate, che rischiavano di andare perdute”.

Allora, cosa aspettiamo: tutti a Livigno! “Chi ben comincia è a metà dell’opera”

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Orsola Ciriello Koganhttps://appetibilis.net/
Creatrice di contenuti e blogger appassionata narratrice di storie. Quando non scrivo, testo ricette dolci e salate, fotografo o preparo cibi e bevande per le riprese fotografiche. Non necessariamente in quest'ordine... [🇺🇸 I'm a gourmet traveler, content writer and blogger... When I'm not writing, I photograph, cook & style. Not necessarily in this order]

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