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Ven, 3 Maggio 2024

Giro circolare di Redensberg

Il giro circolare di Redensberg è un percorso ad anello di media difficoltà, a tratti anche abbastanza ripido, che si sviluppa in mezzo alla natura in uno scenario unico.

Si parte da Rasun di Sopra e si sviluppa in un ambiente e un panorama che diventano maestosi nella zona che circonda la malga Redensberg. Da qui si possono infatti ammirare le cime di Vedrette di Ries e delle Dolomiti.

Rasun di Sopra è la frazione più a nord del Comune di Rasun-Anterselva e si trova proprio all’imbocco della Valle Anterselva. Boschi, pascoli e malghe sono gli elementi che costituiscono l’ambiente naturale attorno a questo piccolo Comune e lungo il sentiero che da qui parte per condurci lungo il sentiero del giro circolare di Redensberg.

Poco oltre la metà del percorso di questa escursione, è possibile imboccare la deviazione che porta alle rovine del castello di Neurasen. Edificato nel 1230, dopo varie vicissitudini, con conseguenti distruzioni e ricostruzioni, il castello è stato abbandonato definitivamente alla fine del 1600. Se ne possono quindi ammirare le rovine nel luogo che rappresenta il punto più alto di questa escursione. Per favorire la visita e permettere agli escursionisti di godere al meglio di questa angolo di connessione tra storia e natura, all’inizio degli anni 2000 sono stati eseguiti dei lavori di ristrutturazione che hanno reso le rovine più facilmente accessibili.

Informazioni

Il giro circolare di Redensberg è un percorso di media difficoltà che vi porterà ad affrontare un dislivello di circa 540 metri. L’anello è delineato da sentieri per una lunghezza di poco più di 10 km. Il tempo di percorrenza è stimato in circa 4,30 ore. Essendo un percorso di media difficoltà e di una certa lunghezza, non è adatto a bambini piccoli né ad essere percorso con passeggini, come può essere fatto per altre escursioni in Valle Anterselva.

Si tratta di un’escursione totalmente immersa nella natura, tanto che non sono presenti punti di ristoro lungo il tragitto. Il consiglio è quindi quello di partire attrezzati con acqua e cibo, soprattutto  se scegliete di prendervi il tempo per godervi l’intera giornata immersi nel verde e all’aria aperta.

Come accennato poco sopra, a circa due terzi del percorso troverete la deviazione per salire alle rovine del castello di Neurasen. Dopo aver raggiunto la zona delle rovine ed esservi presi il tempo per immaginare come poteva essere la vita nel passato abitando in questo castello e in un ambiente come quello della Valle Anterselva, dovrete ripercorrere il sentiero seguito in salita per recuperare il segnavia che vi riporterà al punto di partenza e concludere così il giro di Redensberg.

Punto di partenza e punto di arrivo del giro circolare di Redensberg è il parcheggio in via Am Park a Rasun di Sotto.

Per raggiungerlo, provenendo dalla A22, dovrete prendere l’uscita Val Pusteria e proseguire sulla SS49 fino a Rasun di Sotto. Qui svoltare a sinistra per Rasun di Sopra per proseguire poi fino alla via Am Park.

Qui potrete lasciare l’auto per intraprendere la vostra escursione.

La stagione migliore per avventurarvi lungo il giro circolare di Redensberg è quella calda, da maggio a ottobre, quando la natura è più rigogliosa e il clima mite invoglia lo stare all’aperto.

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Percorso da seguire

Una volta lasciata l’auto nel parcheggio di Rasun di Sopra, in via Am Park, seguite le indicazioni per Redensberg. Tali indicazioni vi guideranno lungo il sentiero che vi condurrà fino alla malga Redensberger. Una malga caratterizzata da ambiente e paesaggio circostanti davvero maestosi.

Dalla malga imboccate il sentiero contrassegnato con il segnavia numero 4. Questo sentiero vi condurrà fino all’incrocio con il sentiero contrassegnato dal numero 3, quello che vi ricondurrà al punto di partenza. Prima di imboccare il sentiero numero 3, a circa due terzi del giro circolare, troverete le indicazioni per le rovine del castello Neurasen. Potete scegliere di raggiungere le rovine o proseguire lungo il sentiero numero 3, verso la conclusione dell’escursione.

Il sentiero che porta alle rovine del castello è lo stesso che dovrete ripercorrere a ritroso per riprendere il percorso del giro circolare di Redensberg.

Malghe e rifugi durante l’itinerario

Come accennato poco sopra, lungo il percorso non troverete rifugi o punti di ristoro. Unica eccezione è rappresentata, nella parte iniziale del giro, dallo splendido agriturismo del maso Oberredensberg. Anche’esso circondato dalla natura incontaminata, dal paesaggio unico e dall’alternanza di boschi e pascoli che caratterizzano l’intero ambiente che incornicia l’intero percorso del giro circolare di Redensberg.

Il maso Oberredensberg

Il maso Oberredensberg è un posto idilliaco in cui è possibile prenotare un soggiorno in appartamento, per immergervi nella natura e godere della bellezza e della quiete che regna sovrana nei dintorni del maso. Un soggiorno qui, anche di pochi giorni, rappresenta inoltre un’occasione speciale per scoprire la vita quotidiana e semplice del contadino alto-atesino e assaporare i prodotti naturali e genuini della malga. Si tratta di un maso gestito dalla famiglia Schuster da più di 200 anni che, di generazione in generazione ha trasmesso la vita contadina tradizionale del luogo in totale sintonia con la natura. Un posto ancora dove gli animali vengono allevati all’aria aperta e nutriti in modo naturale per dare i migliori prodotti freschi da consumare appena pronti.

D’estate offre possibilità per diverse escursioni e giri in bici, d’inverno invece per lo sci, li sci di fondo e sci alpinismo. Rappresenta comunque il luogo ideale per una vacanza in totale relax, immersi nel verde e nella natura, lontani dai rumori del traffico e della città. Dove ritrovare davvero l’equilibrio e l’armonia con l’ambiente naturale.

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Fiorenza Merati
Sono interprete cinofila e aromaterapeuta per cani. Amo definirmi interprete e non educatrice perché il mio ruolo è quello di permettere ai proprietari di cani di capire e farsi capire dai loro cani. L’educazione rappresenta comunque un ottimo modo per costruire gli strumenti necessari a comunicare con il cane. Come imparare qualche regola in più della grammatica di un’altra lingua. L’aromaterapia è invece entrata da poco tempo nella mia vita e ne ha arricchito il modo di leggere le emozioni dei cani. Gli oli essenziali rappresentano dei ponti per far emergere le vere emozioni che il cane prova. Sono un’appassionata di animali e natura, sempre attenta alle tematiche ambientali. Nasco infatti ambientalista prima che cinofila. E la cinofilia rappresenta il mio modo di essere sempre in contatto con almeno una parte del mondo naturale. Frequento la montagna insieme ai miei cani. Sempre ultima in coda al branco, non per questioni di sicurezza, ma per questione di lentezza. Mi perdo volentieri a fotografare la natura che mi circonda, ad ammirare il paesaggio e a riprendere fiato dietro i miei veloci compagni di trekking.

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