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Ven, 26 Aprile 2024

Escursione Alta Via nr.2 sulle Pale di San Martino

Informazioni

L’escursione Alta Via nr.2 sulle Pale di San Martino è forse uno dei trekking più impegnativi da fare sulle Dolomiti, ma senza dubbio anche uno dei più belli di tutto il Trentino.
E non solo.

Un insieme di sentieri che si intrecciano tra le località altoatesina di Bressanone e quella bellunese di Feltre, per un totale di 150 km. Ammirando paesaggi che definire magici è decisamente riduttivo.

L’Alta Via nr.2 è anche nota con il nome di Via delle Leggende, perchè attraversa diversi luoghi  avvolti da miti e credenze popolari, rendendo il cammino ancora più affascinante e misterioso.

Ovviamente si può pensare di effettuare l’intero cammino o anche solo una parte di esso, in base al tempo a disposizione e al proprio livello di esperienza.
Un bel pezzo di Alta Via per ammirare al meglio le Pale di San Martino, il suggestivo gruppo montuoso più esteso delle Dolomiti, è quello che parte da passo Valles e si conclude presso il Passo Cereda.
Una escursione di difficoltà medio alta, suddivisa in 5 tappe per un totale di circa 30 km.

Percorso da seguire

Trattasi delle tappe che offrono la vista migliore sulle incredibili pale, con pernotti previsti in alcuni dei rifugi più caratteristici e famosi della zona, come il rifugio Mulàz, il Rosetta, il Val Pradidali e il Treviso.

Ecco di seguito nello specifico le 5 tappe previste.

Da Passo Valles al Rifugio Mulaz

Il cammino inizia da Passo Valles, a 2.032 metri s.l.m. Si prende il sentiero n.751 che in circa 20 minuti conduce alla forcella Vaneggia (2.217 metri).
La vista sulle Pale di San Martino da qui è già magnifica.
Una sorta di antipasto sfizioso, preludio di tutta la bellezza che l’Alta Via si appresta a regalare ai suoi camminatori.

Da forcella Vaneggia si prosegue a sinistra fino a raggiungere un laghetto.
Si procede poi con alcuni saliscendi che conducono al Passo Vaneggiotta, a 2.303 metri di altitudine e al passo dei Fochet dei Focobon (2.291 metri), dove è presente un bivio.
Si prende dunque il sentiero a destra, da dove inizia un lungo pezzo di percorso piuttosto impegnativo e ripido, attraversando ghiaioni e una piccolo ghiacciaio.
Per questo motivo questa parte di sentiero è stata dotata di corda fissa per permettere la salita.
Dopo un’ora abbondante di ascesa, il percorso spiana e si raggiunge Passo Arduni e infine dopo una manciata di minuti il Rifugio Mulaz.

(Difficoltà media, lunghezza 6,7 km, durata circa 3h, dislivello 730 metri).

Dal Rifugio Mulaz al Rifugio Rosetta

Si comincia subito con una breve ma ripida salita direzione Passo del Mulaz fino ad un bivio, dal quale bisogna imboccare il sentiero di sinistra, il n.703.
Si raggiunge quindi la Forcella Margherita, per poi proseguire lungo un percorso ripido e roccioso, dove è presente una corda metallica per agevolare la salita.
Questa arrampicata, sebbene si presenti decisamente dura e faticosa, è pronta a regalare una spettacolare ricompensa finale: il Passo delle Faràngole. Una autentica balconata spettacolare, nel punto più alto dell’intera Alta Via, a 2.932 metri di altezza.
Fermatevi ad ammirare il paesaggio, a respirare e a prendervi tutte le emozioni meritate.

Dal Passo delle Faràngole inizia una ripida e stretta discesa; anche qui per aiutarvi è presente una corda metallica. A questo punto il percorso, noto come il sentiero delle Faràngole, devia prima in direzione Est per poi tornare a puntare verso Sud, affiancandosi ai pendii di cime importanti, come la Torcia di Valgrande.
Il percorso è impegnativo ma affascinante, ben segnato e con la presenza di corde nei punti più difficoltosi.

Una volta superata Val delle Galline, il sentiero scende in maniera repentina attraversando prati scoscesi, fino a raggiungere il Pian dei Cantoni.
Si intraprende quindi il bellissimo sentiero delle Comelle, pressochè in piano, che conduce al traguardo di tappa, il Rifugio Rosetta.

(Difficoltà media, lunghezza 6,3 km, durata circa 3 h, dislivello massimo 700 m).

Dal Rifugio Rosetta al Rifugio Pradidali

Si segue il sentiero n.702 scendendo in Val di Roda, con splendida vista sulle Pale di San Martino e altre cime suggestive.
Da qui il sentiero prosegue fino alla piana Col delle Fede e ad un bivio, dove bisogna imboccare il sentiero attrezzato n.715, in salita fino al Passo di Ball. Successivamente si scende verso il rifugio Pradidali.

(Difficoltà media, lunghezza 4,8 km, durata circa 2 h, dislivello massimo 400 m).

Dal Rifugio Pradidali al Rifugio Treviso

La prima parte di questa tappa del cammino è in salita (circa 400 metri di dislivello), percorrendo dapprima il sentiero n. 709 che costeggia un piccolo laghetto, e successivamente il n.715. Si sale arrampicandosi su una parete rocciosa fino al Passo delle Lede, a 2.695 metri di altitudine (qui è necessaria attrezzatura da ferrata).

Superato il passo, il percorso procede con una discesa tanto ripida quanto spettacolare.
Le cime Canali e Wilma sono ben visibili di fronte a noi e, aguzzando un po’ la vista, si riesce a scorgere i resti dell’aereo militare americano schiantatosi su queste montagne negli Anni 50.

Raggiunto il bivacco Minanzio, si prosegue sempre in discesa fino al bivio con il sentiero n.707 che conduce al rifugio Treviso.

(Difficoltà media, lunghezza 4,8 km, durata circa 2 h, dislivello massimo 1000 m).

Dal Rifugio Treviso al Passo Cereda

La quinta e ultima tappa è probabilmente la più impegnativa in termini di lunghezza e durata, con diverse salite e altrettante discese, fino a raggiungere il Passo Cereda.

Si cammina lungo il sentiero n.718, dapprima in un bosco di faggi, e successivamente nella radura Campigol del’Oltro. Arrivati a questo punto inizia una lunga lenta salita di circa 2 ore, con tanti piccoli tornanti fino a Forcella D’Oltro, a 2.094 metri di altezza.

La tappa prosegue quindi con vari saliscendi fino alla Cima Feltraio, per concludere con una comoda camminata finale fino al Rifugio Cereda.

L’Alta Via nr.2 tuttavia non termina qui, ma prosegue con altre tappe che hanno come protagonista le vette Feltrine, fino alla località veneta di Feltre.

(Difficoltà media, lunghezza 8,1 km, durata circa 5 h, dislivello massimo 800 m).

Malghe e rifugi durante l’itinerario

Rifugio Mulaz

È il punto di arrivo della tappa dell’Alta Via che parte dal Passo Valles, ed è situato ad un’altezza di 2571 metri.
Costruito nel lontano 1906, offre 6 camerate per un totale di circa 60 posti letto, la colazione e un pasto serale.

Rifugio Rosetta

È uno più antichi rifugi della zona, inaugurato nel 1889. Si raggiunge comodamente in funivia dal rifugio Col Verde ed è meta di tanti escursionisti.
Il Rifugio Rosetta dispone di camerate da 4 a 8 persone, per un totale di circa 70 letti.
È presente anche un ristorante, con la possibilità di optare per una pensione completa.

Rifugio Val Pradidali

Il Rifugio Val Pradidali è tappa comodissima se si decide di affrontare un trekking nella zona della Pale di San Martino e della Val Canali. La struttura è a gestione famigliare, accogliente e genuina, con possibilità anche di mezza pensione.

Rifugio Treviso

Il Rifugio Treviso è situato sul versante orientale della Val Canali. Inaugurato nel 1897, dispone di 35 posti letto nel periodo di apertura estiva, più ulteriori 4 nel locale invernale, quest’ultimo sempre aperto.
Rispetto ad altri rifugi si trova ad un altitudine non eccessiva, a 1.630 metri. Questa caratteristica lo rende comodo anche per tutti quegli appassionati di montagna non particolarmente avezzi alle escursioni lunghe e impegnative.

Rifugio Cereda

Ultimo rifugio di questo tratto dell’escursione Alta Via nr.2 sulle Pale di San Martino è il Cereda.
Situato a 1369 metri di altitudine, si raggiunge molto facilmente in automobile da Primiero.
Il rifugio è a gestione famigliare e mette a disposizione diverse camere confortevoli, in pieno stile alpino. Con molti dei mobili realizzati a mano dal proprietario Bruno.
Ottimo anche il ristorante, che offre ai suoi clienti deliziosi piatti tipici della cucina trentina.

 

Se siete appassionati di montagna, alla ricerca di percorsi lunghi e allo stesso tempo emozionanti, l’escursione Alta Via nr.2 sulle Pale di San Martino è il cammino che fa per voi.
Un immersione natura allo stato puro, per vivere tutto il meglio che il Trentino e le Dolomiti sono in grado di offrire.

 

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Salvatore Marrahttp://www.ilmondoattraverso.com
Sono un travel blogger, accompagnatore turistico e appassionato viaggiatore. Abruzzese residente a Torino, dal 2018 curo e gestisco il mio blog Il Mondo Attraverso, in cui racconto le mie esperienze, dall'Abruzzo in giro per il Mondo. Nel 2019 ho intrapreso il percorso di studi per diventare accompagnatore turistico, acquisendo l'abilitazione alla professione nel 2020. Oggi collaboro come tour leader, blogger e consulente con diverse realtà turistiche, quali tour operators, enti del turismo, strutture ricettive, associazioni. Ho da sempre in mente l' idea del viaggio inteso come esperienza intrisa di emozioni, il più possibile inclusiva e accessibile.

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