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Dom, 28 Aprile 2024

Itinerari Forcella Zumeles e Val Padeon

Gli itinerari Forcella Zumeles e Val Padeon possono essere un’ottima occasione per spegnere lo smartphone per qualche ora e allineare i propri ritmi con quelli lenti della montagna.

Respirare a pieni polmoni l’aria frizzante e il profumo degli aghi di abete e larice.

Senza fretta, lontano dallo stress quotidiano. Per recuperare vitalità ed energia.

Informazioni

La salita a Forcella Zumeles con rientro dalla Val Padeón è un’escursione di 9,5 Km e di media difficoltà.

Una salita molto ripida che va affrontata con attenzione, con abbigliamento adatto e con scarponcini da trekking.

Adatta a chi è abituato a camminare su terreno di vario genere (strade bianche, sentieri e tracce di sentiero, percorsi pietrosi e rocciosi) e un allenamento sufficiente allo sforzo fisico.

Il tempo di percorrenza previsto è di tre ore e mezza, con una differenza di quota nel tratto di andata di 499 mt, di 706 mt in quello di ritorno.

Una variante più semplice al percorso proposto è quella che vede l’utilizzo della seggiovia che dal parcheggio di Rio Gere porta a Son Forca e da qui la strada sterrata che lo costeggia fino ad arrivare al sentiero 205 che, in circa mezz’ora, porta alla splendida Forcella Zumeles.

Il tal caso per il rientro potremo optare per:

  • tornare alla seggiovia e scendere con l’impianto;
  • proseguire con la seconda parte del percorso proposto che ci immergerà nella Val Padeón, conducendoci fino a Ospitale;
  • optare per rientrare dal lariceto di Larieto, parte del percorso di andata proposto, rientrando sul sentiero 205 e da qui i sentieri 203, 206 e infine 211 che ci ricondurranno al parcheggio di Rio Gere.

Lungo la strada diversi i punti di ristoro presenti: Brite de Larieto, Rifugio Mietres, Rifugio Ospitale.

Si può decidere di spostarsi ai punti di partenza e arrivo sia in auto che in autobus:

  • In auto: il parcheggio di Rio Gere è facilmente raggiungibile dal centro di Cortina dirigendosi verso il Passo Tre Croci e Misurina lungo la statale. Se si opta per scendere dalla Val Padeón, sarà necessario avere due auto, una da lasciare al punto di arrivo, Ospitale, a circa 20 minuti dal centro di Cortina lungo la statale 51 di Alemagna in direzione Dobbiaco.
  • In autobus: È possibile raggiungere Rio Gere con gli autobus della linea Cortina-Misurina della Dolomiti Bus. Dal punto di arrivo, Ospitale, si può tornare a Cortina con la linea Dobbiaco-Cortina della SAD. Si tratta di tratte extra-urbane con corse poco frequenti, quindi si raccomanda di consultare gli orari sui siti Dolomiti Bus e SAD al momento dell’organizzazione della gita.

Percorso da seguire

A prescindere dal percorso che si vorrà intraprendere ricordiamo sempre, prima di partire, di informarci sullo stato del sentiero e sulle previsioni meteo previste.

Solo se le condizioni sono favorevoli potremo dare inizio alla nostra escursione.

Da Rio Gere a Ospitale

In questo percorso il punto di partenza è il parcheggio di Rio Gere.

Imbocchiamo il sentiero 211, ai piedi delle cime del Monte Cristallo e ci troviamo immersi in un suggestivo bosco di larici, il lariceto di Larieto. Il più grande d’Europa e uno dei più belli delle Dolomiti.

lariceto di larieto

A seconda della stagione potremo lasciarci incantare dalle gemme rosse dei larici nel periodo primaverile alle meravigliose tinte calde autunnali. Un’esplosione dei colori della natura attorno che cambiano di continuo.

Raggiungendo il bivio con il sentiero 204, la salita inizia a farsi faticosa, con oltre 300 m di dislivello, fino a Forcella Zumèles.

La foresta di larici si apre introducendoci in un bellissimo spazio aperto circondato da boschi e montagne e un’impareggiabile vista dell’intera Conca Ampezzana, sul lariceto di Larieto e la Val Padeon.

Dopo aver goduto di questa meraviglia possiamo intraprendere il percorso del rientro.

Restando sul sentiero 204 scendiamo fino all’incrocio con la comoda strada sterrata forestale 203, che prendiamo a sinistra per continuare a scendere in direzione di Ospitale.

Siamo entrati nella Val Padeón, stretta tra il Pomagagnon a sinistra e il gruppo del Cristallo, che si staglia imponente sulla destra. Con lo sfondo delle inconfondibili Tofane.

val padeon

Una valle che rappresenta un’alternativa facile e tranquilla ad escursioni più prestigiose ma impegnative.

In qualsiasi direzione la si percorra infatti le pendenze non sono mai accentuate.

Caratteristica che la rende adatta praticamente a tutti.

Godendoci questa tranquillità, raggiungiamo la nostra destinazione, la SS 51 di Alemagna a Ospitale.

Malghe e rifugi durante l’itinerario

Malga El Brite de Larieto

El Brite, la casa del pastore in ampezzano, è la malga di Flavio e Giuliana, i genitori del giovane chef Riccardo Gaspari, che pochi giorni fa ha ritirato l’ultimo dei premi vinti, «Chef top di domani 2020» della guida del Touring Club.

Un ambiente in perfetto stile tradizionale montanaro dove è possibile assaggiare i prodotti naturali che provengono dall’adiacente azienda agricola di famiglia.

Qui gli animali sono cresciuti in modo naturale, al pascolo in estate e in stalla al riparo dal freddo nella stagione fredda.

Immancabili la stanza della “Stua”, la tipica stufa a legna, e la terrazza esterna. Ambienti adatti ad accoglierci in ogni periodo dell’anno.

Della famiglia anche:

  • il «Piccolo Brite», il caseificio che produce burro, formaggi e yogurt con il latte del proprio allevamento;
  • il «SanBrite», il ristorante gestito da Riccardo e sua moglie Ludovica, dove è possibile assaporare i piatti tradizionali rivisitati in chiave più creativa.

Rifugio Mietres

Un luogo di ristoro caratterizzato da un’area solarium all’aperto, con vista su Cortina e sulle Tofane.

In cui godere di una sauna finlandese e di un bagno in “tinozza”, una costruzione artigianale in legno di larice, abilmente assemblata da maestri bottai, riempita di acqua calda (entrambe su prenotazione).

La famiglia Menardi propone una cucina genuina, con piatti semplici della tradizione locale, e promette ai suoi viandanti “un viaggio sensoriale tra gusto e fascino del luogo”.

Ristorante Locanda Ospitale

Uno dei locali storici d’Europa e la più antica Osteria del Sudtirolo, la locanda è nata da una struttura esistente già prima del 1226, anno certo di costruzione dell’adiacente chiesetta, dedicata a San Nicolò.

Lo stabile venne costruito dapprima come malga e solo successivamente trasformato in ospizio per accogliere i pellegrini e viandanti che transitavano nell’area, e da qui il nome Ospitale.

Gli immobili sono di proprietà delle Regole d’Ampezzo e per questo la gestione del Rifugio viene affidata di preferenza a Regolieri.

Più volte distrutto e ricostruito, molteplici le gestioni che hanno contribuito ad accrescerne la storia e importanza.

Dopo un periodo di incertezza dovuto all’attuale emergenza sanitaria ora ha trovato un nuovo gestore ed è nuovamente aperto al pubblico.

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Antonella Bruzzonehttps://consapevolmenteconnessi.it
Sono una Digital Life Coach, un Ingegnere Informatico alla continua ricerca di come vivere un rapporto con il digitale sano, sostenibile e produttivo per migliorare la qualità della vita. Un rapporto che deve anche prevedere dei momenti di Digital Detox dove dimenticare lo smartphone e i social network per immergersi tra le montagne, respirare a pieni polmoni il profumo degli aghi di abete e larice o camminare a piedi nudi nelle acque fresche di un torrente.

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