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Dom, 5 Maggio 2024

Itinerario dei larici di Mandres e Fraina

Quella che stiamo per proporvi è una semplice escursione, un itinerario quasi pianeggiante tra i larici di Mandres sino al Fraina. Nella Conca Ampezzana, per scoprire luoghi di Cortina meno battuti attraverso un rigoglioso lariceto.

Per immergersi nel bosco ai piedi del Monte Faloria al cospetto di Cortina d’Ampezzo, tra larici e rocce in cui ancora echeggiano le leggende e le storie delle antiche popolazioni dei Monti Pallidi.

Un vero e proprio bosco delle favole, dove ad ogni passo sembra che debbano comparire fate e gnomi, streghe e maghi, o gli antichi abitanti di questo boschi, che nelle leggende ladine vengono chiamati salvans e anguanes.

Tanti gli animali che abitano questi luoghi e che è possibile incontrare durante il percorso: il capriolo, la volpe, il cervo, il camoscio, la mortora, lo scoiattolo, la lepre comune, la cornacchia nera e la cornacchia grigia, oltre a diversi altri uccelli di taglia più piccola e innumerevoli farfalle.

Informazioni

L’itinerario proposto, tra i larici di Mandres sino a Fraina, è una facile escursione ad anello adatta a tutti di 4,4 Km.

Il tempo di percorrenza previsto è di un’ora e quaranticinque minuti, con una differenza di quota di 246 mt.

Sono possibili due varianti:

  • la prima è quella che prevede di allungare il percorso di circa 1 ora e 15 minuti (un’ora e un quarto), sempre senza alcuna difficoltà e consigliata anche ai bambini e agli escursionisti poco allenati, per raggiungere il Lago di Costalaresc e il Lago Scin;
  • la seconda è quella che da Fraina prevede il rientro a piedi alla partenza della funivia seguendo dapprima la strada verso Cojana e poi la ex ferrovia fino al ponte della stazione.

Il periodo più adatto è quello tra i mesi di giugno e ottobre, anche se è fiabesca una ciaspola in periodo invernale.

Percorso da seguire

A prescindere dal percorso che si vorrà intraprendere ricordiamo sempre, prima di partire, di informarci sullo stato del sentiero e sulle previsioni meteo previste.

Nel periodo invernale vale la pena informarsi anche del manto nevoso e dell’eventuale presenza di ghiaccio. Assolutamente da evitare in caso di scarsa visibilità.

Solo se le condizioni sono favorevoli potremo dare inizio alla nostra escursione.

Da Mandres a Mandres

In questo percorso il punto di partenza è la funivia del Faloria.

La funivia è situata nei pressi della stazione degli autobus di Cortina d’Ampezzo.

Ci fermiamo alla stazione intermedia in località Mandres, a 1480 mt, da cui avrà inizio la nostra passeggiata ad anello.

Imboccando una strada ben marcata, dopo un tratto in piano, e scendendo per qualche centinaio di metri si seguono le indicazioni del segnavia 220 per Fraina.

Ci troveremo immersi in un bellissimo e rado bosco di larici che, come tutte le aghifoglie, amano la luce e il sole.

A seconda della stagione potremo lasciarci incantare dalle gemme rosse dei larici nel periodo primaverile alle meravigliose tinte calde autunnali. Un’esplosione di colori della natura che cambiano di continuo.

Dopo circa 45 minuti arriveremo nei pressi della Fattoria Meneguto, da cui sarà eventualmente possibile allungare il giro per raggiungere il Lago di Costalaresc e il Lago Scin.

Se preferiamo rientrare, proseguiamo a piedi lungo la strada fino a Baita Fraina per il meritato ristoro.

Fraina è considerato uno dei primi insediamenti nella valle d’Ampezzo e al Faloria, il monte dietro cui sorge il Sole.

Quel monte Faloria a cui era attribuito un forte valore sacro, poiché qui si apriva la porta del Dio Silvano, antico ed enigmatico luogo di culto pagano narrato in tutte le leggende di montagna. Un’immensa nicchia rettangolare situata proprio alla base di rocce chiamate “Ra Crepedeles” (i piccoli dirupi), teatro di leggende e favole e alla base della quale si riunivano i membri delle tribù che vivevano in questa zona per adorare il loro dio.

Il rientro è facile: si prende il sentiero 214 fino ad incrociare il sentiero 210; giriamo a destra sino a riprendere il sentiero 220 e torniamo al punto di partenza.

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Da Mandres al Lago Scin

Come detto possiamo allungare la nostra passeggiata per andare al Lago di Costalaresc e al Lago Scin.

Superato la Fattoria Meneguto, poco più a monte si prosegue sul tracciato di sinistra che costeggia i tralicci della linea elettrica.
Dopo un breve tratto in salita si scende sul versante opposto, raggiungendo una piccola superficie paludosa da cui, in due minuti, si raggiunge il Lago di Costalaresc.

Conosciuto anche come l’ex lago, poiché molto tempo fa questo piccolo specchio d’acqua è stato prosciugato con un’incisione dell’argine.

Lasciato alle spalle l’ex lago, il sentiero scende nel bosco dove, seguendo le indicazioni sentieristiche, si percorre l’ultimo tratto che procede zigzagando e in costante discesa tra le piante del bosco, finché appare il bel laghetto, il Rifugio e la strada Statale delle Dolomiti.

Dal Lago Scin, si gode di un magnifico panorama verso le Tofane, l’Averau e il Nuvolau, mentre risalendo per un centinaio di metri lungo la strada statale, si può ammirare il Monte Pomagagnon, che, da questo punto d’osservazione, si presenta in uno dei suoi aspetti migliori.

Per il rientro sarà sufficiente seguire l’itinerario in senso inverso e concludere l’escursione con il tragitto proposto verso la Baita Fraina.

Malghe e rifugi durante l’itinerario

Lungo l’itinerario dei larici di Mandres e Fraina si incontrano diversi ristoranti e baite dove fermarsi a riposare e gustare i piatti tipici ampezzani.

Fattoria Meneguto

La Fattoria Meneguto è un agriturismo ai piedi dei pendii che salgono ripidi fino al Monte Faloria.

Il ristorante offre una cucina tipica con specialità locali e tradizionali Ladine.

Il legno fa da padrone nell’arredamento, semplice ma accogliente.

Disponibili delle camere, ricavate da un vecchio fienile ristrutturato, e un’area benessere, dotata di idromassaggio, doccia emozionale e sauna.

Durante il periodo estivo gran grigliate all’aperto con carni provenienti da allevamenti controllati della zona e verdure prodotte dal proprio orto.

Gli ampi spazi a disposizione danno la possibilità di effettuare numerose attività come escursioni o equitazioni, il tutto immersi nella natura.

Ristorante Lago Scin

Il ristorante Lago Scin si affaccia sulla distesa d’acqua in alta quota, donando ai passanti delle viste mozzafiato che si uniscono alle rilassanti atmosfere del posto.

Sin dall’ottocento è un punto di ristoro collocato ai piedi delle Dolomiti. È stato più volte restaurato fino all’ultima opera di manutenzione effettuata nel 1994.

Si possono gustare tutti i piatti della cucina ampezzana e le varie specialità regionali.

Baita Fraina

Nata nel 1956 come piccolo bar, la Baita Fraina è una baita nel bosco a pochi chilometri dal centro di Cortina d’Ampezzo.

Al suo interno delle salette caratteristiche rivestite in legno, tra stufe in maiolica, pizzi e oggetti antichi: ambienti ideali per gustare i piatti della cucina tradizionale, preparati con ingredienti selezionati.

Ad accompagnare il tutto una carta dei vini composta da circa 600 etichette tra le quali non mancano annate importati e i grandi classici italiani.

Nella bella stagione è possibile approfittare della terrazza per una sosta golosa e rilassante.

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Antonella Bruzzonehttps://consapevolmenteconnessi.it
Sono una Digital Life Coach, un Ingegnere Informatico alla continua ricerca di come vivere un rapporto con il digitale sano, sostenibile e produttivo per migliorare la qualità della vita. Un rapporto che deve anche prevedere dei momenti di Digital Detox dove dimenticare lo smartphone e i social network per immergersi tra le montagne, respirare a pieni polmoni il profumo degli aghi di abete e larice o camminare a piedi nudi nelle acque fresche di un torrente.

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