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Veneto
Sab, 4 Maggio 2024

Dove sciare in Veneto?

Sciare in Veneto è sicuramente un’esperienza completa poiché gli appassionati hanno a disposizione migliaia di chilometri di piste, impianti di prim’ordine che si concentrano soprattutto nell’area dolomitica, parco nazionale e patrimonio dell’UNESCO, dove il comprensorio Dolomiti Superski è il più vasto e importante d’Europa.

La diffusione dello sci sulle Alpi orientali, risale ai primi dell’Ottocento. Se fino alla prima guerra mondiale resta riservato ad un’elite, a causa dei costi e della difficoltà ad apprendere le tecniche, è proprio durante il primo conflitto globale, che nascono i reparti degli sciatori militari e viene dato un grande impulso alla diffusione della disciplina. L’esplosione dello sci “sportivo” inizia durante il periodo fascista e nel 1939, il Bellunese conta già 685 iscritti in 11 sci club. Negli anni Quaranta, viene pubblicata la prima guida sciistica patrocinata, tra gli altri, dall’ente turistico provinciale di Belluno, a dimostrazione che il turismo invernale, in Veneto, suscita grande interesse.

Andiamo alla scoperta delle principali stazioni, da Cortina d’Ampezzo al Cadore, tra panorami mozzafiato e tradizioni antiche, che permettono di assaporare il vero spirito della montagna.

Cortina D’Ampezzo

CortinaDAmpezzo
Cortina D’Ampezzo (BL)

Conosciuta per la sua mondanità, ma anche ricca di arte e di testimonianze culturali, Cortina d’Ampezzo è la “Regina delle Dolomiti”. Dagli anni Trenta, è una delle stazioni invernali più nota e apprezzata a livello internazionale. Sede annuale di competizioni della Coppa del Mondo di Sci alpino, nel 1956 ha ospitato, per la prima volta in Italia, i Giochi Olimpici invernali e si appresta, insieme a Milano, ad essere nuovamente sede a cinque cerchi nel 2026.

La storia di Cortina è quindi strettamente legata agli sport del ghiaccio e della neve, tanto che la fondazione dello sci club è datata 1903, e il sodalizio ha contato tra le sue fila atleti che sono rimasti negli annali nazionali e internazionali. Il più famoso è il simpatico discesista Kristian Ghedina, Cortinese doc, che ottenne sui pendii di casa il primo dei suoi numerosi successi. Chi volesse emulare il campione, può farlo percorrendo proprio la pista dove ottenne la vittoria che aprì la sua carriera: l’Olympia delle Tofane. Questa, con la zona delle Cinque Torri, le aree sciistiche di Faloria-Cristallo-Mietres e del Lagazuoi, costituisce un comprensorio dotato di quasi quaranta impianti e 86 piste per un totale di 120 chilometri, sul 95% dei quali, è garantito l’innevamento programmato in mancanza di quello naturale.

  • Faloria-Cristallo-Mietres: 24 piste di difficoltà medio-bassa, adatte ai principianti e alle famiglie, in alcuni casi dotate di aree relax, per un approccio “slow” allo sci;
  • Tofane: 47 km di piste, da quelle ideali per i principianti alle più impegnative, come le famose “Canalone” e “Schuss”. Con lo Skitour Olympia è possibile ripercorrere i tracciati olimpici del 1956, tra bizzarre formazioni rocciose.
  • Lagazuoi – 5 Torri: panorama spettacolare che spazia dalla Marmolada, al Gruppo del Sella, il Monte Civetta, il Monte Pelmo e il Gruppo delle Tofane, le più belle cime delle Dolomiti. Da qui si può ripercorrere l’itinerario sciistico della Grande Guerra.

Il divertimento è assicurato anche per gli appassionati dello snowboard allo Snowpark di Cortina (Tofane), che comprende due aree di diverso grado di difficoltà per un’estensione di 500 m. Cortina d’Ampezzo è uno dei più famosi e prestigiosi luoghi di sci delle Alpi italiane. Scopri dove sciare a Cortina D’Ampezzo e vivi un’esperienza indimenticabile sulle piste da sogno delle Dolomiti.

Dopo una bella giornata sugli sci, magari seguita da una sosta in una spa, presso uno dei tanti accoglienti alberghi della città, shopping lungo il celeberrimo Corso Italia, per chi non riesce a cedere al fascino del glamour, oppure una visita alla chiesa tardo-settecentesca dei SS. Filippo e Giacomo, il cui campanile è il simbolo di Cortina.

Tanti i musei presenti. Il Museo delle Regole, nello storico edificio della Ciasa de Regoles, il Museo Paleontologico, con la più importante collezione privata italiana di fossili del periodo Cassiano, e il Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi, ricco di importanti opere dell’arte figurativa del ‘900 italiano, completano la proposta di un luogo non solo meta degli sportivi, ma anche degli appassionati di cultura.

Padola

Padola
(Immagine di Antonio De Lorenzo – Opera propria, CC BY 2.5, Collegamento)

Padola è l’ultimo paese del Veneto prima di giungere, a Nord, al confine con l’Alto Adige e l’Austria. D’estate è il punto ideale da cui partire per passeggiate, trekking e gite a cavallo o in mountain bike nella Val Comelico sui sentieri cari a Papa Giovanni Paolo II.

In inverno, è la destinazione ideale per chi vuole dividersi tra lo sci da discesa e il fondo. Dove sciare a Padola? Per i discesisti sono a disposizione le piste nell’area Padola – Passo Monte Croce Comelico, che fa parte del vastissimo comprensorio “Dolomiti Superski”. Inoltre, è previsto nei prossimi anni il collegamento con l’Alta Pusteria. I tracciati variano tra quelli molto facili, come la pista “Campo”, a quelli catalogati come “neri” con muri piuttosto ripidi, come la “Europa Unita” e le varianti “Prà di Guardiani” e “Tabiadel”.

In generale molto belle, le piste garantiscono divertimento a tutte le tipologie di sciatori, dai principianti agli amanti dello sci “classico” e dei grandi dislivelli, fino ai “carvers” che cercano tanti cambi di pendenza. Da segnalare, il Rifugio Col d’la Tenda di Padola, tappa del Giro delle Tre Cime, dalla cui terrazza si gode una fantastica vista dell’Alta Val Comelico e del paese di Padola. I fondisti si possono godere i 30 km di piste del Dolomiti NordicSki, che si sviluppano nella natura incontaminata della Valgrande. È presente anche un anello illuminato, che consente di praticare lo sci nordico anche in notturna.

A valle del paese, sul torrente omonimo, si trova una stua, uno sbarramento o diga artificiale, che crea un lago la cui acqua, scendendo violentemente a valle, favoriva il trasporto del legname fino al cidolo di Perarolo. Dato che se ne ha notizia dal 1521, si tratta forse dell’esempio più antico del genere e inoltre l’ultimo rimasto. Un’ulteriore curiosità da visitare per tutti coloro che giungono in questa gemma delle Dolomiti.

Auronzo di Cadore

Auronzo di Cadore
Auronzo di Cadore (BL)

Sullo sfondo le Tre Cime di Lavaredo, oltre ai Cadini, la Croda dei Toni, il Corno del Doge; tra le sue frazioni Misurina, celebre per lo splendido lago: ecco Auronzo di Cadore, la spiaggia delle Dolomiti, situato nella Val d’Ansiei, sulle sponde del lago artificiale di Santa Caterina ed ai piedi del Monte Aiarnola. L’ideale per chi cerca la calma di un luogo non superaffollato, adatto alle famiglie che desiderano piste per i bambini e prezzi contenuti.

Dove sciare ad Auronzo di Cadore? La ski area Auronzo-Misurina fa parte dell’area n. 1 del Dolomiti Superski con Cortina e San Vito e racchiude:

  • il comprensorio sciistico di Auronzo: 20 km di piste sul Monte Agudo, perfettamente innevate e adatte a sciatori di ogni livello;
  • la stazione sciistica di Misurina: 4 piste di varie difficoltà, che scendono in mezzo ai boschi a partire dagli impianti, situati sulle sponde opposte del lago che portano in cima al Col de Varda.

Gli appassionati di fondo possono sfruttare 4 anelli, per un totale di 30 km, inseriti nel Dolomiti NordicSki in località Palus San Marco, nella Foresta di Somadida, la più grande del Cadore.

La bellezza del paesaggio, si può godere anche attraverso le escursioni con le ciaspole, discese con lo slittino e gite in motoslitta. Al Centro Sleddog Marmarole, si possono, inoltre, seguire corsi per imparare a guidare le slitte trainate dai cani.

Falcade e Passo San Pellegrino

Falcade
Falcade (BL) (Immagine di Antonio De Lorenzo – Opera propria, CC BY 2.5, Collegamento)

In un’ampia conca nella Valle del Biois, sotto il massiccio gruppo del Focobon, raggiungibile da Moena seguendo la strada statale per 7 km, si trova Falcade, collegata “sci ai piedi” al Passo San Pellegrino tramite le piste del Col Margherita. È inclusa nella Ski Area Alpe Lusia, che con quella di San Pellegrino, costituisce il comprensorio delle Tre Valli, appartenente al consorzio Dolomiti Superski.

13 sono le piste disponibili in loco, molto panoramiche, adatte ad ogni tipo di sciatore, che si aggiungono a quelle del Passo San Pellegrino per complessivi 60 km di percorsi sciabili di diversa lunghezza e difficoltà.

A poca distanza, in località Le Buse, si trova il parco giochi sulla neve Falcaland, luogo in cui i più piccoli possono divertirsi, mentre i grandi si rilassano nella natura con una breve passeggiata nel bosco degli artisti, facile sentiero lungo il quale sono posizionate opere di maestri locali.

Se Falcade è un piccolo gioiello in un angolo nascosto delle Dolomiti Agordine, circondato da gruppi importanti come le Pale di S. Martino, le Cime d’Auta, il Pelmo, la Civetta e la Marmolada, il Passo San Pellegrino è la terrazza delle Dolomiti situata ai piedi della catena dei Monzoni, al confine tra Veneto e Trentino.

Un insieme di luoghi, la cui bellezza lascia senza parole ogni visitatore, a tal punto che il tragitto che li collega è stato definito Ski Tour delle Emozioni ed il suo ultimo tratto, lungo ben 11 km, prende il nome di Pista degli Innamorati, poiché attraversa uno scenario naturale talmente bello che, guardandolo, è impossibile non innamorarsi.

Se non bastasse tutto questo, sono a portata di mano 37 km di anelli per lo sci da fondo e tanti itinerari per le ciaspe e lo scialpinismo. Inoltre, Falcade è anche sede della più grande area riservata agli appassionati di snowboard e freestyle di tutta la Valle di Fassa.

Arrabba

Arabba
Arrabba (BL)

Procedendo entro il comprensorio Dolomiti Superski, nella Valle di Fodom in Alto Agordino, nel comune di Livinallongo del Col di Lana ai piedi del Passo Pordoi, troviamo Arrabba, Rèba in ladino, Buchenstein in Tedesco. Quest’ultima denominazione, deriva dal fatto che la località fino al 1923 faceva parte del Tirolo, per poi venire aggregata al Veneto.

A 1.602 metri di altitudine, sembra abbracciata dal Gruppo del Sella, ed è sovrastata da Cima Portavescovo, da cui si può discendere per iniziare il Giro sciistico della Grande Guerra e raggiungere la Marmolada.

Attorno al massiccio del Sella, inoltre, si snoda lo skitour Sellaronda o Giro dei Quattro passi che porta in Val di Fassa, Val Gardena e Alta Badia, nel vicino Trentino, per un’esperienza sciistica tra le più apprezzate di questa parte delle Alpi. In tutto, sono disponibili 62 km di piste e 31 impianti di risalita, che rendono la zona un vero gioiello delle Dolomiti.

La ricettività è garantita dall’amabile accoglienza dei Fodomi, come vengono definiti i valligiani, che in ogni hotel, appartamento, residence, rifugio e locale creano una calda atmosfera, mantenendo vive le tradizioni culturali e gastronomiche ladine.

Arabba, inoltre, non è solo una meraviglia in inverno, ma anche in estate garantisce spettacolari ed interessanti percorsi di trekking e passeggiate, adatte sia agli escursionisti esperti che alle famiglie. La zona, include, infatti, diversi punti di interesse storico-artistico:

  • il Museo di usi, costumi, storia e tradizioni della gente ladina;
  • il Monumento a Katherina Lanz, eroina locale, a Pieve di Livinallongo;
  • il Vecchio Mulino di Arabba;
  • il Sacrario Militare al Passo Pordoi, il monumento di guerra del Sacrario dei Salesei, dove riposano i caduti della Grande Guerra e le rovine del Forte La Corte.

Presso la frazione di Castello a Livinallongo, si trova il Castello di Andraz, maniero medievale tirolese che domina la valle. Sebbene sia stato creato da poco, il gruppo Funivie Arabba, ha immediatamente attivato una partecipazione in Destination S.p.a., società che svilupperà nuovi portali web, completamente automatizzati, per i turisti che potranno rapidamente interfacciarsi con le strutture sul territorio.

Monte Civetta

Monte Civetta
Monte Civetta, Dolomiti di Zoldo (BL)

Alcuni sostengono che il Monte Civetta prenda il suo nome dal latino civitas, poiché la sua conformazione ricorda una città turrita, altri, invece, sostengono, che derivi direttamente dal rapace perché, in passato, la montagna era ritenuta maledetta e portatrice di disgrazie. Risulta difficile pensare che il gruppo montuoso chiamato “El Zuìta” in ladino, appartenente alle Dolomiti di Zoldo, che separa la Val di Zoldo dall’Agordino e incornicia Alleghe, sia un luogo nefasto.

La muraglia di roccia più bella delle Alpi, come la definì Dino Buzzati, fa infatti da sfondo a paesaggi meravigliosi: splendide vallate in cui sono incastonati paesi e piccoli borghi suggestivi. Tutti da godere d’inverno, percorrendo sci ai piedi i ben 72 km di piste servite da 23 impianti dello Ski Civetta, fermandosi ogni tanto in uno dei 17 rifugi distribuiti in questo tratto delle Dolomiti venete, tra Alleghe, Zoldo, Selva di Cadore e Palafavera.

Itinerario di grande interesse non solo sciistico, ma anche storico, è quello che si snoda attorno al Col di Lana e conduce a postazioni, gallerie e feritoie, costruite dai soldati dei vari schieramenti, per tentare l’avanzata verso le linee nemiche nel corso della Grande Guerra. Qui, tra il 24 maggio del 1915 e il novembre del 1917, periodo in cui si riscontrarono gli inverni più rigidi del secolo scorso, si combatterono cruente battaglie che videro gli Alpini contro i Kaiserjäger austriaci e gli Alpenkorps tedeschi.

Da segnalare, a Zoldo, la pista Cristelin (rossa) e Foppe (nera), che sono anche illuminate due sere a settimana per divertirsi, subito dopo aver ammirato lo stupendo spettacolo delle rocce circostanti, che si infiammano di rosso al tramonto.

È da sottolineare, che in generale il 98% dei tracciati è coperto da una moderna infrastruttura d’innevamento programmato, costituita da quasi 300 cannoni sparaneve.

Entro il comprensorio montano, non si pratica solamente lo sci da discesa, ma anche il fondo, lo snowboard, il carving e lo sci alpinismo. Bellissime, inoltre, le escursioni con le ciaspe.

Anche se stiamo trattando di sci, non si può non dimenticare che il Civetta è un mito per tutti gli appassionati di arrampicate e vie ferrate. D’estate, si possono effettuare le escursioni più suggestive e caratteristiche delle Dolomiti: mentre agli alpinisti provetti si pone la sfida del sesto grado, offerto dall’unica parete al mondo con uno strapiombo verticale di oltre 1.000 metri, ai comuni mortali è offerta una passeggiata attorno al Lago Fedaia, attendendo il ritorno del drago dalle grandi ali, una lunga lingua nera e occhi rossi dai bagliori di fuoco, che la leggenda narra abitasse nei dintorni.

San Vito di Cadore

San Vito di Cadore (BL)
San Vito di Cadore (BL)

In un’ampia conca nel cuore delle Dolomiti bellunesi, circondato dalle cime dell’Antelao (il Re delle Dolomiti), del Pelmo (el Caregón de ‘l Padreterno, il Trono del Padreterno), della Croda Marcora e delle Marmarole Occidentali, a 1.011 metri d’altitudine e a soli 11 km da Cortina d’Ampezzo, c’è San Vito di Cadore. A fondovalle corre il Boite, il torrente che dà il nome al territorio.

Inclusa nella Ski area dell’Alto Cadore insieme a Borca e Vodo di Cadore, fa parte del comprensorio sciistico di Cortina d’Ampezzo e del Dolomiti Superski. 9 piste, per un’estensione di circa 10 km tra boschi e radure, colline ampie e dolci, impervi versanti,  tutti soleggiati, per garantire una piacevole sciata sia agli esperti che ai principianti, in una natura intatta e poco affollata.

Dal campo scuola presso il paese con lo skilift Donarié, si accede alla seggovia Tambres che conduce a diversi tracciati, tra cui la pista blu Brosolas, la rossa Caprioli, la nera Ciastel, abbastanza ripida, ma gradevolmente sinuosa. Il punto più alto, si raggiunge con la seggiovia San Marco che porta alle rosse Bianca e Antelao, spesso area di allenamento degli sci club, e alla Serpentina, varia e divertente.

Le famiglie con bambini, possono svagarsi comodamente restando nella cittadina, dove il Parco NeveSole, offre un campo scuola e un parco giochi sulla neve, adatto a chi vuole imparare a sciare o affinare la tecnica su nove piste, con diversi livelli di difficoltà. Grazie ai bus gratuiti per i possessori dello skipass e della Cadore Card, si può, raggiungere il più ampio comprensorio cortinese.

A San Vito di Cadore, la scoperta della montagna è completata dagli itinerari da percorrere con le ciaspe e da itinerari per lo sci alpinismo.

Anche in questi luoghi, le montagne dolomitiche costituiscono un punto d’attrazione non solo per gli sciatori, ma, soprattutto d’estate, per gli scalatori e gli arrampicatori, oltre che per gli escursionisti che amano le passeggiate, in un contesto paesaggistico unico tra cui spicca il Lago di Mosigo.

San Vito conta circa 2000 abitanti, calorosamente ospitali come da tradizione, che accolgono i turisti in strutture prevalentemente a conduzione familiare, dove ci si sente come a casa.

Malga Ciapela – Marmolada

Malga Ciapela - Marmolada
Malga Ciapela – Marmolada

La località di Malga Ciapela è un piccolo gioiello della natura incastonato tra le meravigliose Dolomiti e le maestose Alpi.

Situata a un’altitudine di 1.450 metri ai piedi della Marmolada, è il punto di partenza delle Funivie Marmolada. Questo moderno impianto di risalita, è suddiviso in tre sezioni che in pochi minuti portano a Punta Rocca, a un’altitudine di 3.265 metri d’altitudine. Da lì, ha inizio la pista più lunga ed emozionante dell’intero comprensorio Dolomiti Superski, la famosa pista “La Bellunese”, con i suoi 12 km di lunghezza e un dislivello di 1.810 metri.

Malga Ciapela è la porta d’ingresso alla Skiarea Arabba-Marmolada, con i suoi 62 km di piste e 27 km di impianti di risalita. Da qui, si possono percorrere due dei più suggestivi tour sciistici delle Dolomiti: il Sellaronda e il Giro della Grande Guerra.

Nella stazione funiviaria intermedia di Serauta, a 2.950 metri di altitudine, si trova il Museo Marmolada Grande Guerra, dedicato alla Prima Guerra Mondiale, il più alto d’Europa. È stato costruito nel 1990, con l’intento di custodire i reperti bellici, trovati nella celebre “Città di ghiaccio”, chiamata “Die Eisstadt” dai soldati tedeschi della Kaiserschutzen.

C’è qualcosa di magico nella Marmolada, un luogo che offre un’esperienza unica a chiunque abbia il piacere di visitarlo. Qui, al di sopra della cima, si trova il Ghiacciaio della Marmolada, uno spettacolo mozzafiato da ammirare. E una volta arrivati in cima, la vista è ancora più incredibile, grazie alla funivia che offre un panorama unico delle montagne circostanti.

Il Lago di Fedaia, situato a pochi km da Malga Ciapela, è il luogo perfetto per una giornata di relax. Si possono fare escursioni, pescare o semplicemente godersi l’incredibile panorama. Il lago è una vera e propria oasi di pace, il posto perfetto per ritrovare l’equilibrio e la serenità.

Le Pale di San Martino, sono una meta imperdibile per chi ama le escursioni. Situate a pochi chilometri da Malga Ciapela, offrono numerosi itinerari di trekking ed arrampicata, con viste incredibili. Questi luoghi, offrono un’esperienza indimenticabile a chiunque abbia il piacere di visitarli. Per un’altra bella escursione, consigliamo la Valle Ombretta e Franzedàz.

Per la Valle Ombretta, un’ora e mezza di passeggiata tra boschi e pascoli d’alta quota, dove troverete il Centro Geografico delle Dolomiti UNESCO ed svariati rifugi.

La Valle di Franzedàz è un luogo incontaminato da scoprire con una passeggiata di un’ora circa, dove potrete fermavi per un delizioso picnic. Dalla Valle di Franzedàz, un sentiero vi condurrà al Passo Forca Rossa, e poi al Passo San Pellegrino, sull’Alta Via delle Dolomiti numero 2. Un’esperienza indimenticabile.

Durante la stagione estiva, Malga Ciapela si trasforma in un paradiso naturale, dove è possibile riconnettersi con la natura.

Altopiano di Asiago

Altopiano di Asiago (VI)
Altopiano di Asiago (VI)

L’Altopiano di Asiago è un altopiano situato in Veneto. Si estende su un’area di circa 185 km quadrati e il suo punto più alto è il Monte Cengio, a 5.960 piedi. Il suo terreno unico, gli è valso il soprannome di “Piccolo Tibet”, per la sua notevole somiglianza con il paesaggio di quel Paese.

Diversi comprensori sciistici si trovano nei comuni di Conco, Enego, Gallio, Lusiana, Roana e sono dotati di 500 km di piste da fondo, 80 km di piste da discesa (non collegate tra loro) e oltre 40 impianti di risalita.

A 5 minuti dal centro di Asiago, si trova Kaberlaba, l’area sciistica più comoda da raggiungere dal capoluogo dell’Altopiano. Offre 8 piste per 8,3 km totali – 3 piste rosse e 5 blu, oltre a 6 impianti di risalita: 4 sciovie e 2 tapis roulant per i più piccoli e uno snowpark. 

A 5 minuti dal centro di Gallio e a 15 minuti da Asiago, si trovano gli impianti della skiarea di Melette 2000, mentre a 10 minuti d’auto si trova Valbella. Entrambe le aree sciistiche, si trovano nel comune di Gallio, ma non sono collegate tra loro.

A circa 20 km da Asiago, Val Formica-Cima Larici (1.645-1.767 metri) offre una seggiovia a 4 posti, uno skilift e 4 piste blu. Nel Winter Park, c’è un tapis roulant per principianti, bob e gommoni, mentre il Larici Park è dedicato a coloro che praticano snowboard.

Il comprensorio sciistico più esteso ed elevato dell’ l’Altopiano è la ski area Monte Verena 2000, situata a nord–ovest dell’Altopiano di Asiago Sette Comuni, con 22 km di piste per lo sci alpino.        

A 15 minuti d’auto da Enego, sorge l’area Valmaron, in un’ampia conca soleggiata compresa tra i 1.360 e i 1.670 metri di altitudine. Per gli appassionati dello sci nordico, sono aperti solo anelli di fondo.

La pista Belmonte Tapis Roulant a Treschè Conca di Roana è una pista da bob e slittini super attrezzata.

A 14 km da Asiago e Gallio, le Sciovie Biancoia di Conco, offrono 7 piste, adatte a ogni tipo di sciatore, con 2 piste rosse, 2 piste blu e 3 piste verdi, per un totale di circa 4 km. 

Il comprensorio sciistico, posizionato a un’altitudine di 1.115-1.130 metri, è dotato di scuola di sci, noleggio di sci, slittini e bob, e un rifugio con solarium.

L’Altopiano di Asiago è famoso per le sue piste di sci nordico, circa 500 km a cavallo dei sette comuni. Nel tempo, ha ospitato gli allenamenti di grandi campioni del panorama nazionale. Per gli appassionati di sci nordico, nell’Altopiano di Asiago, si svolgono importanti manifestazioni internazionali, come la Marciabianca, che si tiene alla fine di febbraio nella piana di Marcesina e fa parte del circuito delle granfondo, e la Millegrobbe.

L’ Altopiano di Asiago, grazie alla vasta area pianeggiante, ha molte attività da offrire ai suoi visitatori: sci d’alpinismo, passeggiate con le ciaspole, equitazione invernale, pattinaggio sul ghiaccio, nuoto nelle piscine coperte, gare di tennis e di golf.

E anche, visite guidate all’Osservatorio Astronomico e Astrofisico di Asiago, inaugurato nel 1942, con il più grande telescopio ottico sul suolo italiano, un punto di riferimento nel campo scientifico, non solo a livello nazionale.

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gianluca.martinengo
Desidero aiutare a comunicare in maniera più incisiva chi non può sottrarre tempo alla propria attività ed ha poca dimestichezza con i media web e social, oltre che tradizionali, ma comprende l’importanza di farsi conoscere e dialogare con il proprio pubblico attraverso questi canali. Mi prendo cura delle idee e le trasformo in testi, grafica, video ed eventi per valorizzarle. Ho fornito supporto a circoli sportivi e, fin da ragazzo, ho ricoperto ruoli inerenti la comunicazione ed il coordinamento operativo nell’ambito di associazioni no profit come il Lions Clubs International. Per quest’ultima dal 2015 sono responsabile del portale web, della newsletter e mi occupo in parte dei social riferiti all’area del Piemonte settentrionale e della Valle d’Aosta oltre ad essere dal 2019 vicedirettore del periodico cartaceo. Quello che faccio mi appassiona ed è per questo che amo sostenere chi vuole esprimere la propria passione.

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