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Ven, 26 Aprile 2024

Freestyle: olimpiadi 2026

Il freestyle è uno degli sport presenti per le Olimpiadi invernali 2026 che sarà ospitato dal comprensorio sciistico di Livigno nel cuore della Valtellina. È conosciuto anche come sci acrobatico e sci artistico ed è nato dall’evoluzione dello sci alpino mediante l’introduzione di salti, acrobazie e difficoltà nel percorso.

Per le competizioni olimpiche il freestyle racchiude sei discipline in cui gli atleti gareggiano affrontando discese ripide, lunghi salti, curve paraboliche e difficili percorsi con ostacoli artificiali.

Tutto questo ha una storia che nasce nel 1930 in Norvegia e solo nel 1979 la Federazione Internazionale Sci riconobbe il freestyle come uno sport.

Leggendo questo articolo scoprirai nel dettaglio le competizioni del freestyle e dove gareggeranno gli atleti per le Olimpiadi 2026, ma prima voglio parlarti della storia e dell’evoluzione di questo sport adrenalinico.

Storia

La storia del freestyle risale ai primi del ‘900 ed ha origine in Norvegia quando negli allenamenti di sci alpino o di fondo gli sciatori iniziarono ad usare movimenti acrobatici. La paternità di questo sport è stata attribuita a Eriksen Stein, sciatore alpino norvegese, che era solito allenarsi come ginnasta e sciatore. Aveva lavorato duramente per perfezionare una nuova tecnica che lo ha aiutato a tagliare i percorsi di slalom a velocità impressionanti. E fu così che vinse l’oro in slalom gigante e l’argento in slalom alle Olimpiadi del 1952 a Oslo, in Norvegia. Seguirono altre tre medaglie d’oro ai Campionati del mondo FIS del 1954 ad Are, in Svezia e nello stesso anno emigrò in America.

Stein molto spesso per promuovere le aree sciistiche mostrava le sue abilità ginniche sugli sci con acrobazie e salti affascinando gli sciatori. Fu il primo atleta ad eseguire il front flip. E proprio grazie alla sua passione e la sua audacia che in America il freestyle iniziò a scaturire interesse e la prima competizione fu nel 1966 organizzata da Peter Pinkham.

Negli anni ’70 la popolarità del freestyle era in continua crescita ed era conosciuto anche come hotdogging. Divenne uno sport riconosciuto dalla Federazione Internazionale Sci nel 1979 che assegnò un nuovo regolamento per la certificazione degli atleti e le tecniche di salto, in modo da renderlo uno sport più sicuro eliminando gli aspetti più pericolosi dalle competizioni. Fu proprio la FSI ad organizzare la prima Coppa del Mondo di freestyle nel 1979/80 per poi diventare disciplina olimpica ad Albertville 1992 con le competizioni di gobbe maschili e femminili. Nelle gare successive rientrano ufficialmente i salti e lo ski cross.

Ad oggi le discipline del freestyle sono diventate sei e ogni gara è sempre una forte emozione che potremmo vivere alle Olimpiadi di Milano Cortina 2026.

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Tipi di gara per le olimpiadi 2026

I tipi di gara del freestyle per le olimpiadi 2026 sono un mix di abilità tecniche e acrobatiche, dai percorsi ripidi ai salti lunghi in cui abilità, velocità e adrenalina sono denominatori comuni. Scopriamole insieme, più nel dettaglio:

  • Moguls (gobbe): gli atleti sugli scii scendono su un percorso ripido con gobbe artificiali effettuando manovre e per mezzo di appositi trampolini si può assistere a salti con evoluzioni.
  • Aerials: gara in cui gli sciatori eseguono salti lunghi di diversi metri arricchiti da acrobazie aeree prima di atterrare su una pista inclinata.
  • Ski Cross (Skier X): disciplina in cui più atleti scendono contemporaneamente lungo un percorso artificiale con varie difficoltà tecniche. A differenza di altre discipline olimpiche sono vietati i salti “ciechi” cioè tutti i punti nei quali lo sciatore non è in grado di vedere cosa sitrova oltre di sé.
  • Slopestyle: gli sciatori gareggiano scendendo lungo un percorso con diversi ostacoli, anche qui non mancano le acrobazie. Non è una gara a tempo e gli atleti vengono giudicati per stile e tecnica.
  • Half-pipe (mezzo-tubo): la competizione consiste nell’esecuzione di evoluzioni durante la discesa di un pendio a forma di un semi-cilindro. L’atleta scende in modo armonico finché un attrito non lo rallenta per poi spingersi recuperando energia e velocità fino a prendere quota. L’half-pipe è una rampa che oltre allo sci freestyle è utilizzata anche nello skateboard, snowboarde BMX freestyle.
  • Big Air: gli atleti compiono varie evoluzioni aeree scendono da un pendio con una rampa per compiere un unico salto di molti metri. Questa è una delle discipline del freestyle che offre non solo l’adrenalina sportiva e competitiva, ma un vero e proprio spettacolo sulla neve.

Le gare di freestyle sono molto amate dai giovanissimi ed affascinano anche chi di sport sulla neve non è né esperto né appassionato.

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Olimpiadi 2026: dove si gareggia?

Il freestyle per le olimpiadi 2026 si gareggerà a Livigno. Un meraviglioso comune al confine con la Svizzera conosciuto anche come il “Piccolo Tibet” per le sue caratteristiche geomorfologiche in parte simili a quelle himalayane. Livigno accoglierà anche il Villaggio Olimpico con infrastrutture temporanee che ospiterà più di mille atleti.

Le competizioni di freestyle si svolgeranno nelle aree di Mottolino, Sitas – Tagliede e Carosello 3000. Mottolino ospiterà le gare di: Ski Halfpipe, Ski Slopestyle e Ski Big Air, Carosello 3000 avrà le gare di Aerials e Moguls mentre Sitas – Tagliede sarà protagonista dello Ski Cross. Le stesse aree sciistiche ospiteranno anche le competizioni olimpiche di Snowboard.

Le zone di gara seppur diverse sono adiacenti e raggiungibili anche piedi l’una dall’altra. Hanno un ottima capienza e possono ospitare fino a 10.000 posti Mottolino e Sitas-Tagliede e 3.000 posti a Carosello 3000.

Allora, siete pronti a seguire il freestyle olimpico 2026?

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Stefania Pompigna
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