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Dom, 28 Aprile 2024

10 cose da fare con i bimbi a Cortina d’Ampezzo

La Valle d’Ampezzo è una grande conca che abbraccia e ospita la bellissima città di Cortina, la quale è meta di visitatori provenienti da tutto il mondo. Sopranominata la Regina delle Dolomiti, è sede di turismo sia estivo che invernale dovuto ai suggestivi paesaggi che uniscono sia divertimento sia la bellezza del paesaggio che solo le Dolomiti sanno regalare.

La sua importanza è stata dovuta in seguito all’aver ospitato le Olimpiadi invernali del 1956 trasmesse in tv in tutto il mondo. Grazie a questo evento è diventata località popolare e centro di sport invernali anche di rilevanza internazionale.

Cortina d’Ampezzo, oltre a Madonna di Campiglio, rappresenta il simbolo di una vacanza esclusiva e prestigiosa, non solo per i suoi prezzi, ma per la reputazione che si è costruita in questi anni.

In inverno, lo scii alpino è l’attività prescelta per chi vuole imbattersi nel suo panorama mozzafiato e godere dell’ impegnativa, quanto invidiabile, infrastruttura ricettiva sciistica.

Possibile anche praticare lo snowboard grazie al nuovo snopark costruito nel 2011.

In estate, invece, i suoi scorci paesaggistici sono protagonisti di camminate, immersi nella natura, trekking e escursioni.

Quando si sceglie di vivere le proprie vacanze con la propria famiglia a Cortina d’Ampezzo, una domanda sorge spontanea?

Quali attività fare con i bambini? Quali luoghi visitare per evitare che si annoino?

La Regina delle Dolomiti offre numerosi luoghi, attività e sentieri adatti anche ai più piccoli.

Di seguito troverai 10 cose da fare con loro a Cortina d’Ampezzo.

 1. Lago Ghedina

Attraverso un bosco molto fitto si raggiunge un lago, Lago di Ghedìna, dai riflessi verde smeraldo dai cui osservare il Pomagagnon, una delle montagne più famose di Cortina.

Un lago immerso nel bosco ai piedi delle Tofane.

A seconda del punto di osservazione, questo lago cambia i suoi colori con tonalità che variano dal verde all’azzurro.

Il sentiero per il lago Ghedìna è percorribile sia in bicicletta che con i passeggini.

Oppure si raggiunge utilizzando la Cabinovia Freccia nel cielo, vicino lo Stadio Olimpico del Ghiaccio, fino a Col Druschié. Il cammino prosegue imboccando il sentiero che raggiunge Pié Tofana e al tracciato 410, che costeggia il Lago di in po’ Druscié, una piccola distesa d’acqua a forma di cuore. La vista delle Tofane e gli alberi delle conifere accompagnano questo cammino attraversando il tracciato 409 e 410 che conducono dritti al Lago di Ghedìna.

Oltre a essere un lago di stupefacente bellezza, è protagonista di leggende delle Dolomiti.

Si racconta che questo lago fosse abitato dalle Mjanines, ninfe che il principe guerriero dei Duranni Ey de Net volle incontrare per chiedere informazioni sul futuro del regno di Fares. Questo suo incontro doveva essere preceduto da un rituale notturno di cui rimangono tracce ancora oggi in seguito al ritrovamento di un’ellisse pitagorica trovata vicino al lago.

2. Rifugio Tondi e Faloria

Posto all’apice che separa i Tondé de Faloira dalle pendici del Monte Ciasadiò è il Rifugio Tondi. Escursione semplice ma molto panoramica, circa mezz’ora di distanza dalla stazione della funivia del Faloira percorribile a piedi.

Suggestiva la veduta che si affaccia sulla Ponta Negra e sulla Croda Rotta.

Il rifugio risale al dicembre 1941 quando la famiglia Verzi realizzò questa struttura in legno. Distrutta dai tedeschi in ritirata dalla Seconda Guerra Mondiale, è stata ricostruita tra il 1946 e il 1947. Nel corso del tempo ha subito varie modifiche tra cui una sala da pranzo esterna e un restyling interno. Oggi è ancora proprietà della famiglia Verzi.

È un ottimo ristorante con cucina tipica di montagna specializzata nella preparazione di selvaggina. Da considerare anche la preparazione di dolci buoni e la presenza di una grappoteca.

Dal Rifugio Tondi è possibile raggiungere, facendo tappa, al Rifugio Faloira.

Sorge sul Monte della Faloira, popolari sono gli impianti sciistici di risalita e le piste da sci.

Chiamato anche, Terrazza di Cortina, perché da questo punto è possibile ammirare come fosse una terrazza, la bellissima Cortina d’Ampezzo.

Raggiungibile dal centro di Cortina con la funivia, non è necessario possedere abbigliamento sciistico in quanto sia la salita che la discesa è possibile con la funivia. Emozionante è la risalita di sera quando il cielo e le valli si tingono di nuovi colori, dove è possibile di fronte, ammirare le Tofane e ai piedi la valle di Cortina illuminata.

Al tramonto le cime delle Dolomiti si tingono di rosa.

Questo fenomeno, dovuto alla particolare roccia minerale di cui sono composte, è chiamato Enrosadira. Una leggenda narra di un regno magico abitato da nani governati dal Re Laurino, il quale possedeva sul Cantinaccio un bellissimo giardino di rose. Un giorno, il Principe del Latemar, incuriosito da questo giardino volle entrare nel regno dei nani. Qui si innamorò di Ladina. La rapì e la portò nel suo regno per sposarla. Laurino, disperato, maldisse le sue rose e le ordinò di non fiorire più né di giorno né di notte ma si dimenticò di nominare il tramonto. Da allora, al tramontare del sole, sulle montagne si possono ammirare quelle bellissime rose fiorire.

Quindi, da non perdere lo spettacolo all’alba e al tramonto sulla cima della Tofana soprattutto quando il cielo stellato delle giornate serene racchiude la bellezza di questo panorama.

La cucina presentata in questo rifugio propone prelibatezze locali oltre a ottime grigliate di carne. Curata e raffinata sono gli aggettivi che descrivono questo luogo che trasmette anche la tradizione attraverso la preparazione di pietanze tipiche come i casunziei all’ampezzana, i canederli, lo stinco arrosto, il tegame di polenta accompagnato da funghi e formaggio gratinati.

3. Museo all’aperto delle Cinque Torri

Lagazuoi o 5 Torri è l’area perfetta che incontra storia e escursionismo in uno degli scenari più belli delle Dolomiti.

Le montagne di quell’area raccontano un pezzo di storia tragica, quella della prima Guerra Mondiale, testimoni delle battaglie combattute a alta quota.

Il monte Lagazuoi è stato luogo di contese tra gli alpini italiani e austriaci. Le postazioni italiane della cengia  sono state punto di riferimento del fronte dolomitico, infatti, la stessa cengia ha preso il nome del comandante di settore, il capitano Martini. La vetta era presidiata dagli austriaci perciò il comando italiano architettò e realizzò una galleria per conquistare tali posizioni. Questa galleria percorreva l’interno del monte Lagazuoi con partenza dalla Cengia Martini.

Oggi le postazioni austro-ungariche e italiane sulle vette sono state restaurate dando vita a uno dei più grandi musei della Prima Guerra Mondiale comprendenti tre musei all’aperto: Museo delle 5 Torri, Museo del Lagazuoi e Museo del Sal de Stria.

Il museo delle Cinque Torri è un museo all’aperto che racconta, attraverso figure in vetroresina a altezza reale, le scene della Prima Guerra Mondiale. Presenti pannelli informativi sulle armi, trincee e postazioni, ovviamente tutto restaurato.

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4. Museo Etnografico Regole D’Ampezzo

Il Museo Etnografico Regole d’Ampezzo è basato sulle Regole ampezziane, la secolare proprietà collettiva di questa valle. Questo museo è l’esempio di come questo paese ha saputo preservare il proprio patrimonio culturale e conservare le proprie origini.

Il percorso all’interno del museo è sviluppato su due pani superiori dove al primo viene presentata l’istituzione collettiva delle Regole d’Ampezzo, mentre, al secondo l’estensione territoriale regoliera con la gestione collettiva di pascoli oltre che boschi.

Nel seminterrato, invece, si possono ammirare oggetti di vita quotidiana, antichi costumi della tradizione, una piccola ma fedele miniatura della tipica abitazione locale e opere artistiche molto pregiate lavorate in ferro battuto, filigrana, legno intarsiato e ebano.

L’esposizione ha lo scopo di far vedere ai visitatori la vita condotta da quella gente che in epoche passate abitava i boschi e come la proprietà collettiva abbia costituito la fonte essenziale di sopravvivenza della gente ampezziana. La sua istituzione è viva e operante ancora oggi.

Il Museo si trova nell’edifico dell’ex segheria delle Regole d’Ampezzo presso il Centro Culturale Alexander Girardi Hall a Pontechiesa in Cortina d’Ampezzo.

5. Trekking ad anello dal Passo Giau al Rifugio Averau

Per chi vuole godere di un panorama delle Dolomiti a 360° e osservare le Cinque Torri da una prospettiva particolare con un dislivello medio allora può scegliere di fare un’escursione sul percorso a anello dal Passo Giau a Rifugio Averau.

Il Passo Giau, situato in provincia di Belluno a 2236 metri, è uno dei luoghi più amati e visitati dai turisti. Si può godere della vista sulla Marmolada, Tofana, Pelmo, Croda Rossa, Cristallo, Averau e Nuvolau. Passo Giau è noto anche per due eventi sportivi di importanza nazionale: il Giro d’Italia  la Maratona delle Dolomiti.

Passo Giau è anche punto di approdo di tanti motocilisti e amanti del trekking.

In estate è consigliabile fare trekking.  Partendo da questo punto si arriva ai rifugi Cinque Torri e Scoiattoli. Il giro a anello completo si percorre in circa 5 ore per un lunghezza di 10 kilometri.

Subito si possono ammirare i maestosi gruppi delle Pale di San Martino, della Marmolada e del Sella.

Un trekking molto panoramico, relativamente semplice adatto a coloro che hanno una minima preparazione fisica e tecnica degli ambienti di montagna.

Da qui è possibile proseguire verso il Rifugio Averau. Si può proseguire fino al Nuvolau oppure verso le cinque torri e il rifugio degli Scoiattoli.

Una seconda escursione ma più impegnativa di questa è partire dal Passo Giau per arrivare al Rifugio Nuvolau. Si può decidere anche di inserire nel percorso precedente come deviazione.

In inverno, il Passo Giau fa parte del comprensorio sciistico Dolomiti Superski, per gli amati degli sport invernali. I sentieri, in questo periodo dell’anno, risultano invece impraticabili.

Arrivati al Rifugio Averau, Matteo e Margot accolgono i loro clienti come fosse la loro casa. La cucina molto raffinata, di altissimo livello con piatti tradizionali delle valli dolomitiche rivisitati si gustano su una terrazza dalla quale si gode della bellissima vista su Civetta e Marmolada. Possibile anche pernottare durante la notte.

Per una serata indimenticabile e lontana dagli schemi ordinari, si può scegliere una “Cena al Chiar di Luna” organizzata il venerdì e sabato durante a stagione invernale, solo su prenotazione. Il programma di questa serata prevede: salita in motoslitta, in seggiovia o a piedi, cena e discesa notturna per un’emozionate paesaggio mozzafiato tra le stelle del cielo.

Solo il cielo stellato a alta quota può regalare queste suggestive emozioni!

6. Minigolf Helvetia di Cortina

Un momento di gioco e abilità da trascorre con i propri bambini è giocando nel campo da minigolf Helvetia raggiungibile a piedi dal centro di Cortina d’Ampezzo. È un campo circondato dal bellissimo panorama delle Dolomiti.

Un pomeriggio o una mattinata da passare lontana da smartphone vivendo una bella quanto divertente competizione tra familiari o amici. Abilità o fortuna? Perdere o vincere? Il risultato è un momento giocoso vissuto insieme.

Il minigolf Helvetia è aperto da metà giugno a metà settembre.

7. Pista di pattinaggio sul ghiaccio

Pattinare sul giaccio era già uno sport praticato ancor prima della costruzione dello Stadio olimpico del Ghiaccio nel 1956 in occasione dei VII Giochi Olimpici Invernali. La pista di pattinaggio è utilizzabile tutto l’anno grazie a una copertura di acciaio e vetro; è possibile pattinare in autonomia o imparare questo sport con istruttori certificati.

Lo Stadio del Ghiaccio offre una pista grande 30×60 m e ospita un impianto di 7000 spettatori con la possibilità di poter assistere a innumerevoli prove sportive di hockey su ghiaccio, broomball, curling, short track e pattinaggio artistico. Nel periodo estivo è sede di manifestazioni musicali, e spettacoli.

All’interno della struttura ci sono a disposizione vari servizi come solarium, noleggio per attrezzatura, area giochi per bambini, bar.

8. Parco Avventura di Cortina

A circa un’ora di distanza da Cortina d’Ampezzo sono presenti dei parchi avventura dove è possibile trascorrere una giornata di divertimento.

Questa è un’esperienza che permette di godersi la natura dolomitica in piena sicurezza oltre che regalarsi una giornata indimenticabile.

I parchi presenti sono:

  • Adrenalin Center;
  • Nevegal Parco Avventura;
  • Camping Park Sappada;
  • Dolomites Adventure.

Ogni parco dispone di percorsi attrezzati per qualsiasi età, dai percorsi brevi e midi per bambini a quelli più lunghi a una certa altezza per ragazzi e adulti, costituiti da passaggi tra un albero e un altro, ponti tibetani, carrucole, cavi, salti nel vuoto e percorsi sospesi tutto in massima sicurezza oltre che godendo della natura presente in quei luoghi.

Gli ingredienti necessari per affrontare questi percorsi sono: coraggio, adrenalina, equilibrio e nervi saldi per godere fino alla fine di quest’ avventura.

9. Una giornata in Malga Brite

Nel periodo estivo le lunghe passeggiate che questi posti offrono non possono prescindere dal visitare una malga, dove le mucche trascorrono il periodo dell’alpeggio in compagnia di caprette e asinelli.
Un esempio bellissimo è Malga Brite.

Sulle Dolomiti, il tempo sembra essersi fermato tutelando e conservando le vecchie tradizioni del luogo dove vita e natura sono parti dello stesso ciclo. La nascita del sole coincide con la sveglia e il tramonto con il riposo, una giornata che ogni allevatore dedica alla cura dei propri animali.

L’alimentazione di queste mucche è fondamentale  affinché producano un latte di altissimo livello, il latte di malga. Questo latte è gustoso grazie alle erbe alimurgiche (piante selvatiche utilizzate anche in cucina), ricco di fermenti, omega3, caroteni.

Il latte munto viene dunque trasformato dal casaro in formaggio, burro o Tosela.
La Tosela è un tipico formaggio fresco che si gusta cotto nel burro insieme alla polenta e salsiccia. Oppure può essere gustato crudo accompagnato da un’insalatina di erbette montane, un filo d’olio e aceto balsamico.

Vivere una giornata presso un luogo così autentico e genuino come Malga Brite fa ritornare indietro nel tempo, quando l’uomo godeva dei prodotti che la natura offriva e che le abili mani sapevano plasmare.

Volendo si può decidere di rimanere lì per cena degustando i prodotti della malga. Il posto è bellissimo, circondato da boschi abitato da capre, cavalli e mucche; ha anche un piccolo parco giochi.

Le località turistiche della zona organizzano giornate in malga, e a settembre, festeggiano il rientro di queste mucche dal pascolo con feste in cui gli animali sono addobbati per il corteo. Le più famose sono la Desmontegada de le Caore della Val di Fiemme e La gran Fesa del Desmotegar a Primiero.

In Val Senales si può assistere alla transumanza delle pecore che rientrano belando dalla Valle di Vent in Austria, percorrendo 44 chilometri in due giorni tra sentieri ripidi e rocciosi.

Queste giornate sono contorniate da balli folkloristici, sfilate, musica e cucina tipica del posto. Felici di condividere tutto con i turisti che, anche se di passaggio, si sentono parte di questa grande tradizione e comunità.

10. Cortina D’Ampezzo centro

Il centro di Cortina d’Ampezzo, cuore della vita, pulsa in ogni strada, via offrendo varie possibilità di svago tra botteghe di artigiani, negozi e boutique. Inoltre, è possibile visitare il museo d’Arte Moderna “Mario Rimoldi” e le gallerie d’arte che propongono esposizioni contemporanee di artisti internazionali.

Dagli anni ’50 a oggi, Cortina d’Ampezzo è sempre stata all’avanguardia sulla moda, infatti, le vetrine anticipano già la moda delle prossime stagioni.

Nelle vie del centro non mancano bar, pasticcerie, locali e enoteche dove fermarsi per un aperitivo o per una merenda.

Passeggiando sul Corso Italia spicca il caratteristico campanile dal tetto verde della Basilica dei Santi Filippo e Giacomo. Alto più di 65 metri e costruito tra il 1851 e il 1858 in pietra dolomia. All’interno della basilica si possono ammirare l’altare realizzato da Andrea Brustolon nel 1703, un noto intagliatore del barocco veneziano.

Altre chiese da poter visitare sono: Chiesa della Madonna della Difesa, Chiesa di Sant’Antonio da Padova, Cappella della Beata Vergine di Lourdes, Cappella della Santissima Trinità, Chiesa di San Rocco.

Alla fine di Corso Italia si trova il palazzo affrescato del Comun Vecio, sede della Fondazione Dolomiti UNESCO, oltre agli hotel storici della Conca.

Per chi desidera unire storia, tradizione, divertimento, arte culinaria e sport Cortina d’Ampezzo, più in generale le Dolomiti, sono la mèta giusta per vivere una vacanza “completa”. I suoi paesaggi, oltre a tutto ciò che offre per i suoi turisti, non farà rimanere deluso nessuno. Anche i più piccoli saranno felici di aver soggiornato tra questi luoghi incantevoli.

 

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Vanessa Pellegrino
Ciao, sono Vanessa Pellegrino. Sono mamma di due bellissimi maschietti con i quali non mi annoio mai. Mi piacciono i bambini, il mare e viaggiare, scoprire e conoscere nuovi popoli, usi e costumi. Sono pedagogista, counselor e analogista. Mi occupo di donne e mamme che vivono una situazione in cui si sentono frustrate, stanche e non amate per decidere di intraprendere un cambiamento che possa aiutarle a costruire la vita che desiderano in ambito professionale e relazionale. Attraverso i miei percorsi trasmetto la possibilità che ognuno ha di ricostruire la propria vita dopo aver vissuto momenti bui.

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